ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rialzo dello 0,5% e in linea all’omologo europeo (+0,2%), risentendo solo in parte della seduta sottotono del comparto bancario (-0,1%) e uniformandosi al Ftse Mib (+0,5%).
Gli investitori, dopo i messaggi tranquillizzanti giunti dai più importanti membri del Governo in merito al fatto che i provvedimenti che saranno varati a supporto dell’economia non comporteranno conseguenze negative sui conti pubblici, resta in attesa di conoscere i numeri che emergeranno dalla nota di aggiornamento del Def che sarà varata la prossima settimana. “La manovra dovrà “dare il segno che stiamo tenendo i conti in ordine, ma in questo momento non voglio parlare di decimali”, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte.
Il rallentamento del comparto bancario ha impattato in parte sui titoli del risparmio gestito, con l’eccezione di Banca Generali (+1%), che prosegue il suo buon momento, e Banca Mediolanum (+0,5%).
Nuova seduta positiva per Exor (+0,7%), supportata dal buon andamento delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap ancora sugli scudi Banca Ifis (+2,8%), mentre rallenta doBank (-0,6%). Recupera Cerved (+2,7%), che mira ad ampliare il proprio business.
Tra le Small Cap continuano i realizzi su Banca Intermobiliare (-4,3%), che ha ceduto un portafoglio di crediti problematici pari a 601,1 milioni, oggetto poi di cartolarizzazione. Poco mossa DeA Capital (-0,2%), che ha dato vita a DeA Capital Real Estate France.