Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un rialzo dello 0,9% in linea con il corrispondente indice europeo e facendo meglio del Ftse Mib (+0,5%).
Andamento quest’ultimo sostenuto anche dalla performance positiva di Wall Street.
Sullo sfondo continuano comunque a rimanere le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Ciò in vista dell’entrata in vigore, fissata per il prossimo 24 settembre, dei dazi americani su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi, ai quali Pechino replicherà con tariffe su 60 miliardi di beni Made in Usa.
Sull’obbligazionario lo spread dal Bund è risalito di circa 4 bp in attesa della Legge di Bilancio e dei dettagli sui target finanziari, primo fra tutti quello relativo al rapporto tra deficit e Pil.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib le migliori sono state Italgas e Snam, entrambe con un +2,1 per cento. Acquisti anche su Terna (+1%) ed Enel (+0,8%) che, attraverso la propria controllata per le rinnovabili, ha avviato la costruzione del parco solare fotovoltaico di Totana da 84,7 MW, il più grande della società in Spagna.
Tra le Mid ha fatto meglio Iren (+1,2%). Deboli invece tutte le altre società a media capitalizzazione del settore con Erg in coda (-1,4%)
Infine tra le Small la migliore è stata Alerion (+3,2%). Bene anche TerniEnegia (+0,7%) che ha reso noto di aver sottoscritto con Renewable European Investment Italy 3 (REI III Srl) un atto di compravendita avente ad oggetto le società proprietarie di asset fotovoltaici, detenute in comproprietà con REI III attraverso specifiche joint venture. Operazione finalizzata alla razionalizzazione del portafoglio fotovoltaico, in linea con il piano di risanamento e di rilancio annunciato dal gruppo umbro.
Scivola in fondo al comparto Acsm Agam (-3,7%) su cui si ricorda che si è riaperto il 17 settembre il periodo di adesione all’Offerta pubblica d’acquisto obbligatoria totalitaria promossa da A2A (-0,5%) e da Lario Reti Holding su massime 26.264.874 azioni ordinarie della società lariano-brianzola non ancora possedute (circa il 13,31% del capitale). Al 19 settembre 2018 gli strumenti finanziari di Acsm Agam apportati complessivamente durante la riapertura dei termini ammontano a 86.874. Azioni che insieme alle 14.221.841 azioni apportate durante il periodo di adesione, rappresentano il 54,48% degli strumenti oggetto dell’offerta.