Ottava positiva per il settore Commercio il cui indice ha riportato un +0,8%, facendo meglio del corrispondente europeo (+0,2%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+3,1%).
Andamento quest’ultimo in una settimana nella quale l’attenzione degli investitori si è mantenuta sullo scontro commerciale tra Stati Uniti e Cina. Ricordiamo che oggi l’amministrazione Trump introdurrà dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi, ai quali il Paese asiatico risponderà con tariffe su 60 miliardi di beni provenienti dagli Usa.
Il focus degli operatori si è inoltre mantenuto sulla nuova legge di bilancio, in attesa dei relativi dettagli.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato un -1,6 per cento. La società ha annunciato di aver acquistato tra il 10 e il 14 settembre 395.316 azioni proprie al prezzo medio unitario di 7,45 euro per azione, per un controvalore complessivo di 2.945.120,86 euro. L’operazione rientra nell’ambito del piano di buy – back da destinare al servizio dei piani stock option deliberato dall’assemblea degli azionisti dello scorso 23 aprile.
Tra le Mid ha fatto meglio Marr la quale, seppur con un -0,9%, ha segnato in settimana nuovi massimi storici e continua a mantenersi tra le migliori da inizio anno (+17,8%).
Infine tra le Small ha brillato ePrice con un +12,1 per cento. Ben comprate anche Unieuro (+11%) e Bioera (+8,5%), su cui si riporta che Bracknor Investment ha richiesto la conversione di 2 obbligazioni parte della quarta tranche, emessa lo scorso 6 agosto, del prestito obbligazionario convertibile.
Acquisti pure su Massimo Zanetti Beverage (+0,7%), la cui controllata Kauai Coffee Company ha siglato una partnership con Kyoei Foods, produttore giapponese di concentrati ed estratti di caffè liquidi e in polvere, per lo sviluppo del marchio Kauai Coffee in Giappone. Pertanto Kyoei Foods, licenziatario di MJB Coffee dal 1962, grazie al recente accordo è ora produttore e distributore di Kauai Coffee in Giappone.
Vendite invece su Bf Holding (-2,8%) che ha comunicato i conti semestrali. Numeri da cui sono emersi un valore della produzione è pari a 35 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 14,2 milioni del pari periodo del 2017 e una perdita netta di gruppo passata a 1,2 milioni da un precedente deficit di 41 mila euro.