Acquisti nella scorsa ottava sul Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, nel corso delle ultime cinque sedute, ha riportato un incremento del 2% rispetto al +1,3% del corrispondente indice europeo, sfruttando l’andamento del prezzo del petrolio.
Hanno infatti continuato a salire le quotazioni del greggio che, con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore delle sazioni Usa contro l’export iraniano di greggio, hanno visto il Wti a 70,3 $/bl (+3,3% w/w) e il Brent a 78,6 $/bl (+2% w/w) poco dopo la chiusura di venerdì.
La settimana è stata vissuta nell’attesa della riunione dell’Opec di domenica, nella quale si è discusso della capacità dell’organizzazione di colmare il vuoto lasciato dall’output iraniano. Sul tema è intervenuto anche il presidente Donald Trump che ha tweettato contro l’Opec intimando di ridurre i prezzi.
Inoltre, il calo, anche se inferiore alle attese, delle scorte Usa evidenziato dai dati EIA ha portato lo stock americano ai minimi da tre anni.
Sull’azionario, ottava brillante tra le big per Saipem (+2,6%) che nel corso delle scorse cinque sedute ha toccato nuovi massimi da febbraio 2017 a 4,96 euro. Si segnala inoltre che la società è stata ritenuta colpevole in primo grado, insieme ad alcuni ex dirigenti, di aver pagato tangenti in Algeria e condannata alla confisca di 197 milioni.
Acquisti anche su Eni (+2%) che, insieme all’ex AD Scaroni, è stata assolta nello stesso processo riguardante Saipem. La società ha inoltre annunciato di aver firmato un Memorandum of Understanding con Pertamina al fine di ampliare la partnership tra le due società al’ambito della bioraffinazione.
In rialzo tra le big anche Tenaris (+0,7%) mentre tra le Mid Cap è proseguita la risalita di Saras (+2,3%) nonostante l’EMC Benchmark sia sceso al di sotto di 1 dollaro/barile. Poco mossa invece Maire Tecnimony (-0,5%).
Infine, avanzano le società a minore capitalizzazione d’Amico (+2,2%) e Gas Plus (+0,9%).