Acquisti sul titolo del Biscione che, intorno alle 14.50, avanza del 4,8% scambiando 2,75 a euro. Una performance superiore a quella ben intonata di Piazza Affari e che porta il l’indice settoriale a +2,05 per cento.
A un mese dall’udienza Mediaset-Vivendi sul mancato acquisto da parte del gruppo francese di Premium, il presidente del gruppo, Fedele Confalonieri, ha detto che “non ci sono novità” sulla vicenda.”
Per quanto riguarda invece le preoccupazioni legate al tetto massimo della pubblicità televisiva proposta dal nuovo governo giallo-verde che potrebbere avere un serio impatto negativo sul fatturato del gruppo di Cologno, il manager ha aggiunto, a margine dell’adozione di un guglia del Duomo di Milano da parte di Assolombarda, di essere “preoccupato come tutti, ma poi fanno il loro mestiere”.
Il cambiamento dei tetti pubblicitari avrebbe infatti un impatto sia su Mediaset che sulle altre emittenti televisive in quanto riguarderebbe l’intera industria televisiva che si trova oggi tra due fuochi: da un lato una eventuale restrizione dei tetti di cui di certo soffrirebbe e dall’altro la concorrenza di nuovi gruppi, come YouTube, che non sono sottoposti a vincoli.
Si ricorda a tal proposito che ad ottobre, si discuterà a Bruxelles la normativa sui media audiovisivi con una proposta di maggiore flessibilità che va a vantaggio delle tv commerciali, con il tetto massimo che dovrebbe passare dal 18 al 20 per cento.
Se infatti, a livello politico, c’è la volontà di redistribuire le risorse, sarebbe opportuno intervenire, anche in sede comunitaria, sui grandi gruppi internet mettendo le basi per un extra-gettito che vada a favore, ad esempio, di un fondo per il pluralismo. Senza questo intervento e con la modifica dei tetti di pubblicità, le tv commerciali saranno obbligate rivedere le loro strategie. Ma non per questo necessariamente soccomberanno.