Il Ftse Italia Banche chiude con un rialzo del 2,3% e facendo meglio dell’omologo europeo (+0,8%), trainando anche il Ftse Mib (+1,5%).
Il mercato attende di conoscere i target quantitativi della manovra che sarà approvata il prossimo 27 settembre, a partire dal rapporto deficit/Pil. Le ultime indiscrezioni di stampa riportano che è stata trovata una convergenza su un valore di tale rapporto inferiore al 2% tra il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e i principali membri del Governo.
In tale contesto lo spread Btp-Bund risale in area 230 pb dai circa 240 pb (fonte Borsa Italiana) della seduta precedente, contribuendo a spingere gli acquisti sul comparto bancario.
In spolvero tutti i titoli del listino principale, a partire dalle due big Intesa Sanpaolo (+3%) e UniCredit (+2,6%). In luce anche Ubi (+2%) e Banco Bpm (+1,7%).
Nel Mid Cap moderato rialzo Credem (+0,2%) e Popolare Sondrio (+0,3%). Torna a salire Mps (+0,4%), dopo lo stop di lunedì seguito al rimbalzo della settimana scorsa. Tornano gli acquisti su Creval (+1,2%), dopo il rallentamento registrato lunedì.
Tra le Small Cap ancora un pesante rosso per Carige (-5,3%), dopo che sono circolate voci di un possibile nuovo aumento di capitale per la banca, con il nuovo management che ha assicurato che il nuovo piano di conservazione del capitale sarà varato nei termini indicati dalla Bce, cioè entro il 30 novembre.
Forte scatto per Banco Desio (+3,8%), che prosegue il trend positivo delle ultime sedute.