Esautomotion, gruppo emiliano quotato sul mercato Aim di Borsa Italiana dallo scorso luglio, ha evidenziato nel 1H18 un incremento del fatturato del 28,5% a 9,5 milioni, sostenuto dalla strategia di espansione internazionale, principalmente in Cina e Turchia. Crescita a doppia cifra anche per la gestione operativa, mentre l’utile netto è balzato a 1,7 milioni, riportando un progresso del 41,8 per cento. Infine, a livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 0,6 milioni.
Nei primi sei mesi del 2018 il fatturato di Esautomotion è aumentato del 28,5% a 9,5 milioni, sostenuto da diversi fattori quali l’incremento dei volumi di vendita, lo sviluppo delle performance dei prodotti nelle applicazioni strategiche, i maggiori volumi di vendita realizzati con clienti strategici, l’ampliamento dell’offerta a nuove applicazioni e integrazioni, oltre alla prosecuzione dell’espansione internazionale, in particolare in Cina e Turchia.
A livello geografico, infatti, Esautomotion ha mantenuto la propria vocazione all’export evidenziando un aumento dell’incidenza del fatturato generato all’estero dal 51 al 54 per cento, percentuale che raggiunge circa l’80% se si considera il giro d’affari generato in Italia ma esportato dai clienti.
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda adjusted, ante oneri di quotazione sostenuti nel 1H18 per 147 mila euro, è cresciuto del 18,8% a 2,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 28,4% (-60 basis point), mentre l’Ebit ha riportato un incremento del 17,8% a 2 milioni, con un ros del 21,2% (-190 basis point).
Il maggiore impatto negativo sulla redditività rimane quello relativo al raggiungimento dell’efficienza operativa e alle attività di ricerca e sviluppo, incentrata principalmente sui software e su nuovi dispositivi integrati secondo i principi dell’Industria 4.0, in modo da consolidare le prestazioni dei prodotti in nuovi settori applicativi.
La bottom line registra un balzo dell’utile netto a 1,7 milioni, aumentato del 41,8% rispetto al pari periodo del 2017.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 627mila euro rispetto allo scorso 31 dicembre, a fronte di un patrimonio netto cresciuto a circa 6 milioni, senza considerare l’aumento di capitale da 9 milioni avvenuto lo scorso 6 luglio a seguito dell’IPO.
Infine, per il prosieguo dell’esercizio, il management intende continuare nella strategia di espansione verso l’estero, in particolare in Cina. Questo dovrebbe tradursi in un miglioramento del risultato operativo, con contestuale crescita di ricavi e marginalità.
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