Gequity – Ebitda negativo per 357 mila euro nel primo semestre 2018

Il cda di Gequity ha approvato ieri, 25 settembre, il piano di cassa e la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018.

I ricavi del periodo si sono sono attestati a 113,5 milioni (48,1 milioni nel periodo di confronto). Si segnala che, nel corso del semestre, Gequity ha ceduto CP1, operazione che ha generato una plusvalenza pari a 113 mila euro che si è riflessa nel conto economico.

I costi operativi sono saliti a 473,9 mila euro (+36,1% rispetto al corrispondente periodo del 2017).

Tali dinamiche hanno portato ad un’Ebitda negativo di 35,7 mila euro (-281,7 milioni nei primi sei mesi del 2017).

Dopo avere contabilizzato rettifiche di valore su attività finanziarie per 41,8 mila euro, l’Ebit ha registrato un deficit di 398,5 mila euro (-305,9 mila euro nel periodo gennaio-giugno 2017).

Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 438,4 mila euro, a fronte del rosso di 340,1 mila euro del primo semestre 2017.

Dal lato patrimoniale, a fine giugno si registra un patrimonio netto in aumento da 53,6 mila euro a 533,3 mila euro, dovuto ai versamenti in conto futuro aumento di capitale da parte di Hrd Italia pari a 1,3 milioni, di cui 1,2 milioni contabilizzati nel semestre.

Questo importo è stato però assorbito dalle maggiori perdite portate a nuovo che, insieme alla diminuzione delle passività correnti, ha ridotto il totale delle passività e patrimonio netto a 3,5 milioni (-11,8% rispetto a fine 2017).

Il cda si riserva, nel corso del secondo semestre 2018, di reperire ulteriori risorse finanziarie tramite nuove sottoscrizioni di obbligazioni convertibili ad investitori istituzionali.

Si ricorda che, lo scorso 29 marzo, il cda di Gequity ha approvato il piano industriale che prevede la realizzazione di un piano di sviluppo attraverso l’integrazione con le attività di Hrd Italia, società che detiene il 50,685% del capitale di Gequity.

Ciò dovrebbe consentire a Gequity di focalizzare la propria caratteristica di holding di partecipazioni, mantenendo inalterato l’oggetto sociale verso nuovi progetti, espandendosi in settori a forte componente innovativa.