Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha evidenziato un +0,6% al di sopra del corrispondente indice europeo (-0,2%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+1,5%).
Seduta nella quale l’attenzione degli investitori si è mantenuta tra l’altro ancora sullo scontro commerciale tra Cina e Usa, in particolare a seguito dell’introduzione dei nuovi dazi da parte dei due paesi.
Intanto gli operatori hanno iniziato a puntare lo sguardo sulla riunione della Fed che proseguirà oggi e che terminerà con il terzo rialzo dei tassi di interesse di quest’anno.
Sull’obbligazionario gli acquisti sui Btp hanno consentito al tasso di scendere di circa 7 punti base al 2,87%, con uno spread dal Bund in calo di 10 bp a 233 punti base.
Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata A2A (+1,6%).
Bene anche Enel (+0,6%) che, secondo indiscrezioni di stampa, potrebbe aver rinunciato a partecipare alla gara riguardante 71 Special purpose companies (spes), al cui interno sono stati conferiti le reti di trasmissione e gli impianti eolici messi in vendita dal gruppo brasiliano Eletrobras.
Chiusura a +0,6% pure per Italgas che potrebbe avere avanzato un’offerta per rilevare il 3% di Toscana Energia, anche se il prezzo proposto potrebbe essere nettamente inferiore a quanto richiesto dagli azionisti.
A seguire Snam (+0,5%) che punta a rafforzare la propria presenza in Cina, dopo gli accordi sottoscritti a fine agosto a Pechino con State Grid Corporation e China Resources riguardanti il business del biometano. Inoltre si riporta che l’unico sbocco in Italia per il Trans adriatic pipeline (Tap) è la spiaggia di San Foca in provincia di Lecce. A confermare il punto di approdo dell’infrastruttura che porterà il gas dall’Azerbaijan nel vecchio Continente, Luca Schieppati, managing director di Tap.
Poco sopra la parità Terna (+0,2%) che ha comunicato di aver sottoscritto una ESG linked Revolving Credit Facility di back -up, nella forma di una linea committed (la linea di credito rotativa) per un ammontare complessivo di 900 milioni di euro e della durata di 5 anni con un pool di banche formato da Banca IMI, Banco BPM, BNP Paribas e UniCredit in qualità di Joint Mandated Lead Arrangers.
Tra le Mid si è distinta Falck Renewables (+1,5%) mentre tra le Small la migliore è stata Biancamano (+1,5%)