Giornata debole per il settore Commercio il cui indice ha evidenziato un -0,8% al di sotto sia del corrispondente indice europeo (+0,1%) sia del Ftse Mib (-0,1%).
Giornata nella quale l’attenzione dei mercati è stata rivolta alla riunione della Fed, al termine della quale il costo del denaro è stato incrementato dello 0,25% portando il tasso di riferimento al 2,25%.
Il tutto mantenendo comunque sempre l’attenzione allo scontro commerciale tra Usa e Cina, a seguito in particolare della recente introduzione di reciproche tariffe.
In Italia cresce l’attesa per la nota di aggiornamento del Def che il governo dovrebbe presentare in giornata. Il focus rimane principalmente sul rapporto deficit/Pil, con Lega e M5s intenzionati a sforare il 2 per cento.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha riportato un +1,2 per cento.
Tra le Mid ha fatto meglio Parmalat seppur con un -0,3 per cento. Marr e Autogrill hanno invece segnato un ribasso rispettivamente dell’1,6% e del 3,3 per cento.
Tra le Small si è distinta Chl con un +8,8 per cento. Ben comprate anche ePrice e Damiani, entrambe con un +3 per cento.
Poco mossa invece Netweek (-0,2%) il cui Cda è chiamato oggi ad approvare i conti semestrali.
Cede il 3% Bioera, dopo il +3,8% della seduta precedente. Si riporta che Bracknor Investment ha richiesto la conversione di 3 obbligazioni parte della quarta tranche, emessa lo scorso 6 agosto, del prestito obbligazionario convertibile. Successivamente alla conversione, nell’ambito della quarta tranche, risultano ancora da convertire 43 obbligazioni.
Scivola in fondo al comparto La Doria, lasciando sul terreno il 7,5 per cento. Il management del gruppo campano ha comunicato che si attende per l’intero esercizio corrente un aumento del fatturato rispetto al 2017, grazie all’incremento dei volumi di vendita, ma una marginalità in calo rispetto allo scorso anno.