Il gruppo milanese ha chiuso il primo semestre del 2018 con una forte crescita dei ricavi, un incremento più che proporzionale dell’Ebitda e un miglioramento significativo del risultato netto, grazie alle acquisizioni effettuate ma anche per merito di una solida crescita organica, spinta dagli importanti investimenti in innovazione tecnologica e in nuovi servizi.
Le vendite complessive del semestre ammontano a 11,9 milioni, con un incremento del 72% rispetto a 6,9 milioni del periodo gennaio-giugno 2017.
La loro crescita è dovuta sia al consolidamento di tre nuove società (ServicePro Italy, IQ Consulting ed Effettodomino), sia ad un consistente aumento, pari al 32%, dei ricavi a parità di perimetro. La Business Unit “Advisory”, che si occupa di consulenza e affiancamento alle imprese e alle pubbliche amministrazioni a supporto della loro trasformazione digitale, ha più che raddoppiato i ricavi (+106%) su base annua mentre la divisione di “Demand Generation” (attività di comunicazione, marketing e generazione di opportunità di business per i fornitori di innovazione digitale) ha conseguito uno sviluppo del 57 per cento. Advisory e Demand Generation hanno rispettivamente un peso del 36% e del 64% sui ricavi complessivi del Gruppo.
L’Ebitda è pari a 1,5 milioni, in crescita di oltre il doppio rispetto al primo semestre 2017 (0,7 milioni), con un’incidenza percentuale sui ricavi in miglioramento dal 10,1% al 12,6 per cento. Anche a perimetro omogeneo il progresso dell’Ebitda risulta particolarmente sostenuto e pari al 23 per cento.
L’Ebit è cresciuto da 0,1 a 0,5 milioni, mentre il reddito operativo adjusted passa da 0,3 a 0,9 milioni. Il risultato netto adjusted è positivo per 0,42 milioni contro 0,1 milioni del primo semestre 2017.
Le differenze tra Ebit e utile netto rispetto ai corrispondenti valori adjusted si attribuiscono agli ammortamenti delle differenze di consolidamento, che crescono nel periodo a seguito delle nuove acquisizioni effettuate nel corso del primo semestre 2018 e dei relativi avviamenti pagati.
Con riferimento ai principali dati patrimoniali e finanziari, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo è passato da 2,6 milioni del 31 dicembre 2017 a 3,5 milioni del 30 giugno 2018. Di questi 3,5 milioni, l’indebitamento bancario è pari a circa 1,1 milioni, 2 milioni fanno riferimento ad un prestito obbligazionario convertibile con scadenza 2022 e 0,4 milioni ad altri debiti finanziari.
Per il secondo semestre dell’anno è previsto uno sviluppo positivo in linea con le previsioni che stimano a fine anno ricavi per circa 22 milioni.