Iren – Ebitda 2023 oltre 1 mld (Cagr +3,3%), pay-out medio 50% dal 2019

Nella giornata di ieri il Consiglio di Amministrazione della multi-utility emiliana ha dato l’ok al piano industriale al 2023. Piano che è stato poi pubblicato dalla società questa mattina.

Si riportano di seguito i principali obiettivo economico-finanziati comunicati dal management e per un confronto le stime degli analisti al 2022 raccolte da Bloomberg.

Nello specifico l’Ebitda è atteso a 970 milioni nel 2021 e dovrebbe salire nel 2023 a 1,02 miliardi di euro, ovvero 200 milioni in più rispetto al 2017 (Cagr del +3,3%) di cui 120 milioni di crescita organica e di 65 milioni di sinergie. Un dato poco distante rispetto a quello fornito per il 2022 dal financial provider (1 miliardo), cui corrisponde un tasso di crescita medio annuo del 3,6 per cento.

L’Ebit è atteso salire a 490 milioni nel 2021  per poi proseguire in tale direzione fino a raggiungere i 530 milioni nel 2023 con una crescita media annua del 4%. Il consensus di Bloomberg stima al 2022 un utile operativo a 523 milioni (Cagr +4,5%).

Il management prevede per 2021 un utile netto di 270 milioni  e di 300 milioni nel 2023 (Cagr +3,9%) mentre per il 2022 le stime degli analisti raccolte da Bloomberg indicano per l’ultima riga del conto economico al 2022 un ammontare di 287,5 milioni (Cagr +3,9%).

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto dovrebbe salire nel 2021 a 2,65 miliardi, in aumento rispetto ai 2,37 miliardi di fine 2017 per poi tornare a scendere nel 2023 attestandosi a 2,32 miliardi. Bloomberg riporta invece per il 2022 una stima di 1,86 miliardi.

Il management indica per il 2018  un dividendo di 8,4 centesimi di euro in aumento del 20% rispetto all’ultimo distribuito di 7 centesimi. La cedola  è attesa a 13,5 centesimi nel 2023 mentre il financial provider riporta un consensus di 11,5 centesimi di euro. La società prevede un successivo incremento costante del 10% annuo, confermano l’attenzione alla creazione di valore per gli azionisti, nonché un  pay – out ratio medio del 50% a partire dal 2019.

Dal punto di vista industriale il management conferma l’impostazione strategica fondata su alcuni cardini.

Il primo di questi pilastri è rappresentato dalla crescita  organica, come già indicato pari  a  120  milioni  di  euro,  generata  dallo  sviluppo  del  servizio  idrico integrato, dalle attività a favore dei clienti, dal teleriscaldamento, dagli impianti  di trattamento rifiuti e dalla partecipazione alle gare gas.

Altro punto chiave è rappresentato dall’efficienza, in termini di un’ulteriore azione verso l’efficientamento, che si aggiunge ai 70 milioni di euro di sinergie già conseguite nel triennio precedente. I 65 milioni di euro di sinergie previste nei prossimi 6 anni saranno conseguiti soprattutto attraverso iniziative di Performance Improvement.

Una particolare attenzione è sempre rivolta ai clienti, previsti a 2 milioni nel 2023, sempre più consapevoli nelle scelte di acquisti, con i quali è necessario interfacciarsi mediante  processi digitali di relazione e un piano  di  sviluppo  di  servizi  innovativi  ad  alto  valore  aggiunto  (mobilità elettrica, efficienza energetica e New Downstream).

Resta inoltre centrale il tema della sostenibilità ambientale con la definizione  di   target “ESG”(Environment,   Social, Governance)  in  risposta  agli  obiettivi  fissati  dalle  Nazioni  Unite. Nello specifico gli  impegni  presi riguardano il cambiamento climatico attraverso le risorse idriche, l’economia circolare, la decarbonizzazione e le città resilienti.

Infine non meno importanti i temi della valorizzazione delle persone con un forte focus sulle competenze e su un’agile ed efficiente organizzazione, nonché quello della sviluppo  attraverso la realizzazione diretta di progetti di Industria 4.0 e di digitalizzazione .

Il business plan indica  un  aumento  degli investimenti per  un  ammontare complessivo pari a circa 3 miliardi di euro. Gli investimenti nei settori regolati sono previsti a circa 1,4 miliardi di euro, di cui circa 1 miliardo di  euro  destinato  al  potenziamento  del  ciclo  idrico,  attraverso  efficientamento,  sviluppo  rete idrica  e  realizzazione  di  impianti di trattamento  acque.

Risorse per circa 900 milioni di euro saranno invece destinate allo sviluppo, e in particolare al teleriscaldamento, all’efficienza energetica, agli impianti di trattamento  e alla riconferma delle concessioni della distribuzione gas.

Infine,  sono  previsti  circa  700  milioni  di  euro  di  manutenzione  ordinaria  sulle  attività  non regolate mentre ai sopra citati progetti di digitalizzazione trasversali a tutte le aree di business, sono destinati 200 milioni di euro.