La Financière du Perguet (gruppo Bollorè) ha reso nota la sua intenzione di uscire dal patto di sindacato di Mediobanca con efficacia dal 1° gennaio 2019, sfruttando la finestra di disdetta anticipata che terminerà il prossimo 30 settembre.
Financière du Perguet aveva conferito nel patto la propria quota del 7,9% del capitale, corrispondente a 69,7 milioni di azioni.
La decisione è stata comunicata tramite una lettera inviata al presidente del patto. Nella missiva si sottolinea che “dopo quasi vent’anni di adesione all’accordo, la scelta é collegata al crescente impegno finanziario del gruppo Bolloré in Vivendi (la cui quota di possesso è cresciuta in 12 mesi dal 20,6% al 26,2%) e all’obiettivo di utilizzare con maggiore flessibilità i suoi asset”.
“Il gruppo Bolloré – prosegue la lettera – “precisa inoltre l’intenzione di mantenere in portafoglio la partecipazione, seppur al di fuori dell’accordo, ed esprime soddisfazione per gli eccellenti risultati conseguiti dal gruppo Mediobanca, convinto sostegno all’attuale strategia e pieno supporto al suo management”.
Al patto, il cui termine è stabilito per fine 2019, fa capo complessivamente il 28,5% della banca guidata da Alberto Nagel e con la disdetta del gruppo Bollore e quella di Italmobiliare scende a circa il 20 per cento. Nel caso in cui, per effetto delle disdette la quota si riducesse al di sotto del 25%, il patto si scioglierebbe automaticamente.