Prismi, gruppo attivo nel settore del digital marketing, archivia il primo semestre 2018 con un valore della produzione pari a 11,3 milioni, in crescita del 64,1% rispetto al pari periodo dello scorso anno da attribuire principalmente alla capogruppo Prismi che ha messo a segno un aumento dei ricavi del 70 per cento.
Il contributo derivante dalla nuova area di consolidamento e del nuovo perimetro di gruppo non si è ancora del tutto riflesso sui dati consolidati, in quanto l’integrazione operativa e gestionale delle realtà aziendali oggetto di fusione a fine 2017 è ancora in corso.
Il forte incremento dei ricavi semestrali della controllante riflette politiche commerciali più efficaci, grazie in particolare alla riorganizzazione della rete di vendita cresciuta dai 139 agenti al 31 dicembre 2017 ai 158 al 30 giugno 2018. A questo dato si aggiunge il continuo perseguimento di nuove metodologie di lead generation e la capacità della rete commerciale di procacciare in modo autonomo nuovi contatti.
L’Ebitda consolidato si attesta a 2 milioni, in un netto miglioramento rispetto a 0,3 milioni del primo semestre 2017. Tale aumento è riconducibile ai risultati ottenuti dalla capogruppo Prismi ed evidenzia da una parte la capacità di ridurre l’incidenza dei costi variabili di produzione e, dall’altra, l’effetto leva connesso al modello di business che, a fronte di un incremento di ricavi di oltre il 70%, ha registrato un aumento di costi operativi e di costo del personale di poco superiore al 10%, riducendone significativamente l’incidenza.
L’Ebit risulta positivo per 0,9 milioni, rispetto al deficit di 0,7 milioni dell’anno precedente.
Il risultato netto consolidato evidenzia una perdita di circa 0,5 milioni, contro un rosso di 1,6 milioni del periodo di confronto. Una dinamica che recepisce gli effetti positivi della strategia di crescita e turnaround della capogruppo, il cui risultato netto è negativo per 0,3 milioni e sul quale ha inciso la componente di fiscalità corrente e differita per complessivi 0,3 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2018 si esprime in 20,5 milioni, aumentato di 1,4 milioni rispetto a fine anno 2017.
Il management proseguirà nell’attività di realizzazione del Piano Industriale 2018-2022 che si prefissa un target al 2020 di ricavi pari a 25 milioni ed Ebitda margin al 30,2%, sostanzialmente in linea con quelli previsti dal precedente Piano Industriale 2017-2021. Per l’anno in corso il piano prevede un aumento dei ricavi a 21,2 milioni con un Ebitda margin del 23,6 per cento.
###
Resta sempre aggiornato sul tuo titolo preferito, apri l'Insight dedicato a PRISMI