Stefanel – A rischio la continuità aziendale, rinviata approvazione risultati 1H 2018

Stefanel comunica il rinvio dell’approvazione della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018 annunciando che il differimento si è reso necessario alla luce della parziale esecuzione del piano, di cui all’accordo di ristrutturazione perfezionato lo scorso 21 dicembre 2017, e del mancato verificarsi dei presupposti di continuità aziendale.

Nel dettaglio, il programma di chiusura dei negozi e di riduzione dei costi ha raggiunto i target di piano, con la chiusura di 67 punti vendita diretti in Italia e all’estero e la riduzione del personale da 987 a 858 unità nel corso del 2017. Tuttavia, il perdurare dell’andamento negativo delle vendite della stagione primavera-estate 2018 e l’avvio della stagione
autunno-inverno 2018 ha determinato rilevanti incertezze circa la capacità della società di prevedere i volumi di fatturato dei prossimi mesi.

Nell’ambito di tale situazione, la società ha messo in atto prontamente delle azioni correttive attraverso una più efficace azione commerciale ed ha avviato, con il supporto delle società di consulenza Value Lab e Brave New World, un’azione di revisione del merchandising plan e del design verso una collezione più focalizzata sulle esigenze di mercato. Tale nuova impostazione potrà pienamente manifestarsi a partire dalla stagione autunno-inverno 2019.

Contemporaneamente, è in corso un processo di revisione della struttura dei costi fissi e della tipologia e struttura dei punti vendita, anche con maggiore enfasi su canali di
distribuzione digitale e partnership distributive internazionali.

In tale scenario di incertezza, il board ha inoltre deliberato di avviare lo studio di un
progetto di riorganizzazione aziendale tale da consentire al gruppo di continuare ad operare in continuità anche qualora l’andamento delle vendite non consentisse di perseguire gli obiettivi dell’attuale piano.

Si evidenzia infine che, sulla base di tali risultati gestionali al 30 giugno 2018, nonché dell’andamento delle vendite nei mesi successivi, si ritiene verosimile l’ipotesi che si possa verificare il mancato rispetto del covenant finanziario di gruppo relativo all’Ebitda per l’esercizio 2018, previsto dall’accordo di ristrutturazione in vigore con il ceto bancario.