Banco Bpm – Ceduta a Bnp Paribas la banca depositaria per 200 mln

Banco Bpm ha perfezionato oggi la cessione a Bnp Paribas Securities Services del ramo d’azienda destinato all’esercizio delle attività di banca depositaria e fund administration, come previsto nel memorandum of understanding firmato lo scorso 7 febbraio.

Il controvalore dell’operazione è pari a 200 milioni. La transazione comporta la rilevazione di un provento al lordo delle imposte di pari importo nel conto economico consolidato del terzo trimestre dell’esercizio.

Dal punto di vista patrimoniale, assumendo a riferimento i ratio patrimoniali al 30 giugno e resi noti al mercato, il conseguente impatto positivo sul Cet1 ratio phased in del gruppo è pari a 33 pb (34 pb a livello fully phased).

COMMENTO

L’operazione è positiva per l’istituto guidato da Giuseppe Castagna che, dopo la nascita del gruppo avvenuta il 1° gennaio 2017, ha avviato un riordino delle partecipazioni della banca che ha permesso un rafforzamento patrimoniale di circa 2 miliardi, includendo anche gli effetti dell’approvazione dei modelli di validazione del rischio.

A questo si aggiunge il beneficio derivante dall’operazione appena chiusa, che migliora il Cet1 di 33 bp.

Il rafforzamento patrimoniale è un passaggio importante per l’istituto, poiché rappresenta il volano in grado di consentire la significativa azione di de-risking portata avanti dalla banca. Un’azione efficace che ha già condotto Banco Bpm a una riduzione dei crediti deteriorati lordi dai 30 miliardi di fine 2016 ai 19,4 miliardi del 30 giugno 2018.

In piano prevede nei prossimi tempi un’ulteriore cessione di un pacchetto minimo di 3,5 miliardi di sofferenze, che potrebbero salire a 9,5 miliardi. Il progetto aveva attirato l’interesse di tre cordate, ma processo rischia di essere rallentato dalla bufera sullo spread che ha colpito i titoli italiani.

A questo riguardo, tuttavia, secondo fonti di agenzia, la procedura sta andando avanti e verso metà di novembre dovrebbero arrivare le offerte vincolanti. Inoltre, la banca sta valutando l’utilizzo della garanzia pubblica, dopo che è stato protratto il periodo di riferimento delle Gacs, su una parte del portafoglio.

Nella seduta di oggi, tuttavia, i titoli non hanno risentito positivamente della notizia della cessione della banca depositaria. Anzi Banco Bpm risulta tra gli istituti più colpiti dal rialzo dello spread, con le azioni che intorno alle 13:15 lasciano sul terreno il 10,3% a 2,1 euro, contro una perdita dell’indice Ftse Italia Banche del 7,7%, anche per i timori su un possibile rallentamento del processo di de-risking derivante dalla tempesta sui mercati finanziari.