Il cda di Banca Intermobiliare (Bim), riunitosi oggi, ha approvato i dati contabilie semestrali definitivi, che hanno evidenziato una perdita di 103,9 milioni (rosso di 24 milioni nel primo semestre 2017) rispetto ai 61,8 milioni provvisori comunicati lo scorso 6 settembre.
Il tutto per effetto di un incremento delle rettifiche sui crediti di 48,1 milioni (61,4 milioni rispetto ai 13,3 milioni preliminari). L’incremento è dovuto alla sostituzione di uno scenario di probabilità di cessione dei crediti deteriorati quantificato all’80% con uno scenario di certezza (100%).
Nella nota emessa si sottolinea che “a seguito principalmente della perdita economica del semestre e degli effetti dell’Ifrs per 68 milioni, il patrimonio netto contabile consolidato si è ridotto rispetto al 31.12.2017 di 159,1 milioni, attestandosi a 33,7 milioni”.
La perdita – prosegue il comunicato “verrà superata anche con le plusvalenze derivanti dalla cessione del patrimonio immobiliare. Inoltre oggi l’assemblea è chiamata ad approvare un aumento di capitale da 91 milioni. Trinity Investments, socio di controllo, ha già versato a Bim l’intero importo dell’aumento, di cui quindi è assicurata la sottoscrizione integrale. Bim restituirà a Trinity l’importo corrispondente al prezzo di sottoscrizione delle azioni che saranno sottoscritte da altri soci o dal mercato”.
A fine giugno il Cet1 phased in è pari all’1,26 per cento. la carenza di fondi propri è già stata superata a seguito dell’intervento dell’azionista di maggioranza, che ha anticipato l’operazione di rafforzamento patrimoniale da 121 milioni, la cui chiusura era prevista entro il 31 dicembre 2018 (in particolare effettuando un versamento in conto capitale pari all’intero importo dell’aumento di capitale all’ordine del giorno dell’odierna, e consentendo la realizzazione delle operazioni straordinarie di de-risking)
Nello specifico, è stata data esecuzione al versamento anticipato di 91 milioni in conto futuro aumento di capitale da parte socio di controllo e al versamento di 30,95 milioni (effettuato lo scorso 28 giugno) relativi alla plusvalenza garantita nell’ambito dell’operazione di backstop immobiliare.
Il rafforzamento patrimoniale ha consentito di ricostituire adeguati livelli di capitale e, combinato con le operazioni di riduzione delle attività ponderate per il rischio, ha concorso a determinare il significativo incremento degli indici patrimoniali di vigilanza pro-forma. I dati pro-formati al 30 giugno, infatti, riportano, un Cet1 phased in a 19,52 per cento.
Intorno alle 12:00 a Piazza Affari il titolo segna un calo del 6,2% a 0,392 euro, mentre l’indice di settore arretra del 3,7 per cento.