Poste Italiane – Ostacoli per il controllo di Sia

Potrebbe esserci un ostacolo nel desiderio di Poste Italiane, riferito dai rumor circolati nei giorni scorsi, di prendere il controllo di Sia. Secondo indiscrezioni di stampa, l’investitore F2i, che detiene il 17,05% del capitale della società di servizi per le banche, godrebbe del diritto di chiederne la quotazione in Borsa in qualsiasi momento.

Sia è il leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici nelle aree dei pagamenti. Per Poste Italiane rappresenterebbe un obiettivo industriale e un investimento strategico per rafforzare la presenza nel settore di servizi digitali, dove è già presente con Postepay, e ne vorrebbe consolidare i risultati nel suo bilancio.

Però, nel caso in cui il fondo per le infrastrutture esercitasse questo diritto, Poste Italiane si troverebbe nella situazione di non riuscire a raggiungere il controllo di Sia che avrebbe voluto ottenere tramite l’acquisto della quota di Cassa Depositi e Prestiti nella subholding Fsia, che possiede il 49,5% di Sia e di cui il gruppo dei recapiti già detiene il 15 per cento.

Intorno alle Alle ore 11:2 a Piazza Affari il titolo sta perdendo il 5,1% a 6,82 euro, mentre il il Ftse Italia Servizi Finanziari arretra del 2,4 per cento.