Il Cda di Agatos ha approvato i conti del primo semestre del 2018. Nel periodo gennaio-giugno dell’esercizio in corso i ricavi di gestione ammontano a circa 2,7 milioni e segnano un progresso su base annua del 33,5%.
L’Ebitda evidenzia una crescita del 6,3% su base annua, attestandosi a 0,1 milioni, con il relativo margine in calo dell’1,2 per cento.
Il gruppo ha poi contabilizzato ammortamenti accantonamenti e svalutazioni per 1,6 milioni, più che duplicati rispetto al primo semestre 2017. Nel dettaglio, sono stati accantonati 0,5 milioni a fronte di potenziali minusvalenze dalla cessione, programmata per i prossimi mesi, di asset consolidati e non più strategici. A livello prudenziale il gruppo ha poi effettuato svalutazioni per 0,2 milioni riguardanti crediti difficilmente esigibili a causa di circostanze esterne all’azienda (incertezza politica, nuovo decreto FER).
Alla luce di quanto sopra, l’Ebit risulta negativo per 1,5 milioni (rosso di 0,7 milioni nel 1H17).
Dopo oneri finanziari in calo del 24,5% il semestre si chiude con una perdita netta di competenza del gruppo di 1,8 milioni (1,1 milioni nel 1H17). Si segnala tuttavia che il risultato è stato fortemente impattato da poste non cash derivanti dall’operazione di fusione inversa con TE Wind Spa.
Al 30 giugno 2018, l’indebitamento finanziario netto del gruppo ammontava a 14 milioni, in leggero aumento rispetto al dato di fine 2017 (13,4 mln).
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