Il Ftse Mib ha chiuso le ultime sedute con un calo complessivo del 3,8% a 20.711 punti, complice soprattutto il crollo di venerdì seguito all’accordo di governo per portare il rapporto deficit/Pil al 2,4% per i prossimi tre anni.
A livello internazionale la settimana è stata caratterizzata principalmente dall’entrata invigore dei dazi Usa/Cina e dal meeting della Federal Reserve, che ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base in linea alle attese.
In calo il Ftse Italia Automobili e Componentistica, che ha segnato un -0,9% w/w facendo comunque meglio del corrispondente indice europeo (-4,5% w/w). Il comparto è stato scosso nell’ottava dal profit warning di Bmw, che ha abbassato la guidance 2018 citando le tensioni commerciali e i nuovi regolamenti sulle emissioni.
Tra le big italiane hanno chiuso la settimana in rialzo Ferrari (+1,5% w/w) e Pirelli (+1,5% w/w), mentre le vendite hanno colpito in particolare Brembo (-5,3% w/w) e Cnh (-3,5% w/w).
In calo anche Fca (-2,6% w/w) in attesa di novità sul dossier Magneti Marelli e della nuova squadra di Mike Manley. Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rosso Piaggio (-5,3% w/w) nonostante i dati positivi di agosto sulle vendite nel mercato indiano. Forti ribassi, infine, per Landi Renzo (-9,3% w/w) e Sogefi (-9,1% w/w).