La tregua sul comparto bancario è durata nel breve volgere di una mattinata. Dopo un tentativo di recupero durato fino intorno alle 14:00, il Ftse Italia Banche ha cambiato direzione aumentando progressivamente il rosso, arrivando a perdere il 3% intorno alle 16:50.
L’andamento risente dell’andamento dello spread Btp-Bund, riportatosi in area 275 pb dopo che nel corso della giornata era sceso sotto i 270 pb. La performance continua ad essere penalizzata dall’incertezza relativa ai conti pubblici italiani, dopo che il rapporto deficit/Pil per il prossimo triennio è stato fissato al 2,4% dalla nota di aggiornamento del Def approvata dal Governo lo scorso giovedì.
Il tutto nonostante i messaggi rassicuranti giunti sia dal primo ministro, Giuseppe Conte, sia dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che nel giorno dell’Eurogruppo ha assicurato che il debito pubblico scenderà.
La performance risente anche dell’abbassamento da ‘overweight’ a ‘neutral’ sul sistema bancario tricolore da parre di Citigroup in seguito l’approvazione della nota di aggiornamento del Def.
Vendite su tutti i titoli del listino principale, con Banco Bpm (-4,7% a 2,02 euro), Bper (-2,6% a 3,88 euro), Ubi (-3,8% a 3,32 euro) e Mediobanca (-3% a 8,35 euro). Tengono meglio Intesa Sanpaolo (-2% a 2,16 euro) e UniCredit (-1,5% a 12,76 euro).