Ultima settimana da dimenticare per Piazza Affari con il Ftse Mib che segna una flessione del 3,8%, il peggiore delle borse europee. Venerdì scorso il mercato milanese è stato investito da un’ondata di vendite innescata dalla nota di aggiornamento del Def che prevede un rapporto tra deficit e Pil al 2,4% per tre anni.
Sempre nella scorsa settimana, la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse per la terza volta quest’anno. Sullo sfondo rimane la tensione commerciale fra Stati Uniti e Cina, che non dà segni di distensione.
L’indice infrastrutture italiane chiude a -4,4%, sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (-0,4%). L’unica che riesce a evitare maggiormente le vendite nell’ottava è Ei Towers (-0,2%), che ricordiamo è ancora sotto l’Opa promossa da 2i Towers.
Vendite su Rai Way (-4%) che ha sottoposto ai soci di Persidera un’offerta vincolante, soggetta a talune condizioni, per l’acquisizione dell’infrastruttura di rete e delle relative attività di tale società controllata al 70% da Telecom Italia e al 30% da Gedi.
In ribasso Atlantia (-5%). Nei primi otto mesi del 2018, sono oltre 32,8 milioni i passeggeri transitati da Aeroporti di Roma, registrando un incremento del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2017.
Inoltre, con riferimento ai contenuti della relazione della Commissione ispettiva del Mit sul crollo del Ponte Morandi, Autostrade per l’Italia (gruppo Atlantia) evidenzia “che la relazione stessa non tiene in alcun conto gli elementi di chiarimento forniti dai tecnici della Concessionaria nel corso delle Audizioni rese su richiesta della Commissione”.
Debole Astm (-4,3%). La joint venture formata da CMB di Carpi (con una quota del 51%) e da Itinera (con una quota del 49%) si è aggiudicata ulteriori quattro lotti del nuovo Polo Ospedaliero Universitario della città di Odense (Danimarca), il cui valore è di circa 204 milioni. Inoltre, Aurelia (holding del gruppo Gavio) e Ardian hanno perfezionato il contratto siglato a inizio agosto finalizzato al rafforzamento del gruppo.
In rosso FNM (-3,7%) che ha archiviato i primi sei mesi dell’anno con un risultato netto in calo del 4,5% a 18,8 milioni.