Dopo gli acquisti della mattinata e un parziale rallentamento nel primo pomeriggio Piazza Affari inverte la rotta e intorno alle 16:45 il principale listino milanese cede lo 0,6 per cento.
Positivi gli altri eurolistini, debole Londra a -0,2% mentre a Wall Street gli indici a stelle e strisce avanzano in scia all’accordo sulla revisione del Nafta.
Il peggioramento della borsa milanese è da imputare principalmente al netto peggioramento dei bancari, in scia alla risalita dello spread Btp-Bund tornato in area 274 punti base (+8 bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,23% (+10 bp). Ancora più accentuati i rialzi dei tassi sulle scadenze più brevi, già sotto pressione in mattinata, con il biennale e il quinquennale attualmente in aumento di oltre 20 punti base rispettivamente a 1,236% e 2,45 per cento.
Nel corso della riunione dell’Eurogruppo il commissario Ue Moscovici ha criticato il target deficit/pil al 2,4%, non conforme con le regole dell’Unione. La manovra italiana, verrà discussa domani durante la riunione settimanale del Collegio dei commissari.
A Piazza Affari scivolano in coda alle big cap BANCO BPM (-4,8%), UBI (-4,7%) MEDIOBANCA (-3%), INTESA (-2,9%) e UNICREDIT (-1,9%), oltre a TELECOM ITALIA (-4,1%) affossata da un downgrade di Barclays.