Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale non è riuscito a sfruttare pienamente il nuovo rally del greggio segnando, nel corso delle ultime cinque sedute, un -0,6% rispetto al +1,5% in scia all’andamento settimanale negativo del Ftse Mib (-3,8%).
Il principale listino milanese è infatti crollato nella seduta di venerdì dopo che la Nota di Aggiornamento del Def ha fissato al 2,4% il rapporto tra deficit e Pil per i prossimi 3 anni, provocando un deciso rialzo dello spread.
In corsa invece le quotazioni del petrolio dopo che l’Opec+ ha escluso un aumento a breve termine della produzione in risposta alla richiesta di Trump per fare abbassare i prezzi. In questo scenario, poco dopo la chiusura di venerdì, il Wti scambiava a 73,3 $/bl (+1,8% w/w) e il Brent a 82,8 $/bl (+4,3% w/w), sui massimi dalla fine del 2014.
Positive per il greggio sono state anche le dichiarazioni del Segretario Usa per l’Energia Rick Perry, che ha affermato che gli Stati Uniti non faranno ricorso alle riserve strategiche per sopperire al deficit di output iraniano. Il movimento è stato solo parzialmente rallentato dati EIA sulle scorte Usa, aumentate di 1,8 milioni di barili.
L’andamento del petrolio ha spinto Saipem (+10,8%) che è tornata sopra la soglia dei 5 euro, ritrovando nuovi massimi da gennaio 2017. Si segnala inoltre che la società è stata confermata nel Dow Jones Sustainability World and Europe Index, al primo posto tra gli Energy Equipment Services.
Bene anche Tenaris (+3,7%) sostenuta anche dall’upgrade da “underpeform” a “buy” delle ADR da parte di Bank of America Merrill Lynch. La società ha inoltre annunciato l’acquisizione del 47,49% di Saudi Steel Pipe Company per 144 milioni di dollari.
In lieve calo invece Eni (-0,2%), penalizzata dallo stacco dell’acconto sul dividendo di lunedì scorso.
Sul fronte operativo, la società ha siglato un accordo con GE Renewable Energy per la realizzazione di un parco eolico onshore in Kazakhstan mentre la controllata Versalis ha acquisito all’asta gli asset del Gruppo Mossi & Ghisolfi. Inoltre, è stato siglato un accordo con l’UNDP per lo sviluppo sostenibile in Africa.
In rosso nelle scorse cinque sedute le Mid Cap Maire Tecnimont (-4,2%) e Saras (-5,4%), penalizzata dal dato sull’EMC Benchmark, sceso in negativo nella scorsa settimana per circa 0,5 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, poco mossa d’Amico (-0,2%) mentre sono state più pesanti le vendite su Gas Plus (-2,5%).