Settimana debole per il settore salute il cui indice ha riportato un -1,4% al di sotto del corrispondente europeo (+1,3%) ma facendo meglio del Ftse Mib (-3,8%).
Settimana nella quale gli investitori hanno mantenuto il focus sulla manovra finanziaria e sul rapporto deficit/Pil, poi fissato dalle forze politiche al 2,4 per cento.
Sul fronte internazionale l’attenzione è stata rivolta al meeting della Fed, che si è concluso con un incremento dello 0,25% del costo del denaro, nonché allo scontro commerciale tra Cina e Stati Uniti. Ricordiamo infatti che lo scorso 24 settembre sono entrati in vigore i dazi americani su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi, ai quali Pechino ha replicato con tariffe su 60 miliardi di dollari di beni made in Usa.
Recordati, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato un -0,6 per cento.
Tra le Mid Cap la migliore è stata BB Biotech (+2,3%) in relazione alla quale si riporta che nella settimana che si è chiusa lo scorso 14 settembre le vendite del farmaco Revlimid di Celgene, utile per la cura di pazienti affetti da una rara forma di linfoma non-Hodgkin, sono salite dell’1,1 per cento. Si segnala che al 30 giugno 2018 la società rappresentava il 7,3% delle partecipazioni in portafoglio della holding svizzera.
Male le altre società a media capitalizzazione del comparto con Sol (-6,2%) in coda.
Infine tra le Small ha fatto meglio Pierrel, seppur con un -2,6 per cento. Ricordiamo che per un approfondimento su quest’ultima potete leggere Pierrel – Modello italiano di eccellenza globale
Vendite anche su Eukedos (-2,9%) e Isagro (-5%).
Scivola in fondo al comparto MolMed (-7,9%) il cui Cda, dopo aver nominato Carlo Incerti nuovo presidente del Cda, a seguito delle dimissioni di Claudio Bordignon, ha convocato l’assemblea degli azionisti per deliberare in merito all’attribuzione allo stesso organo esecutivo della delega ad aumentare entro 24 mesi il capitale sociale.