Avvio di settimana positivo per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, pur rallentando nel pomeriggio sulle tensioni legata al Def, ha chiuso a +0,4% rispetto al +0,6% del corripondente indice europeo.
Dopo una prima parte di seduta positiva, il Ftse Mib è scivolato in negativo, chiudendo a %, dopo che le critiche dell’UE al rapporto deficit/Pil previsto dal Def hanno riacceso le tensioni sullo spread. In rialzo invece la maggior parte degli altri Eurolistini.
Ancora in corsa le quotazioni del greggio in scia alle incertezze legate all’output iraniano dopo le sanzioni, con il Wti a 73,3 $/bl (+1,5%) e il Brent a 84,1 $/bl (+1,6%) poco dopo la chiusura di ieri.
Sull’azionario, brillante Tenaris (+2,7%) che ha beneficiato del raggiunto accordo commerciale tra Usa, Canada e Messico, che potrebbe portare a una riduzione delle tariffe sull’acciaio.
Proseguono nel frattempo gli acquisti su Saipem (+1,7%) che nel corso della seduta ha toccato un nuovo massimo da gennaio 2017 a 5,52 euro e reso noto il nome del nuovo CFO, mentre Eni ha chiuso in lieve rialzo (+0,2%).
Tra le Mid Cap, in leggero calo Maire Tecnimont (-0,2%) e Saras (-0,7%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, rimasto stabile nella scorsa settimana a -0,5 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, leggermete sopra la parità Gas Plus (+0,4%) e d’Amico (+0,1%).