Dopo un avvio in recupero il Ftse Mib il Ftse Mib riduce i guadagni nel corso della mattinata e poco dopo mezzogiorno mostra un progresso risicato dello 0,4 per cento. Incerti gli altri listini continentali, con Ftse 100 di Londra (+0,2%), Cac 40 di Parigi (+0,1%) e Ibex 35 di Madrid (+0,2%) poco sopra la parità mentre Francoforte è chiusa per festività e i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.
Il focus resta sull’Italia e sui suoi target finanziari che hanno suscitato critiche da parte della commissione europea in quanto ritenuti non conformi alle regole. Tuttavia, la graduale riduzione del deficit nel triennio annunciata ieri dal Governo è stata interpretata come una prima apertura verso una probabile negoziazione con Bruxelles. Il rapporto deficit/Pil, originariamente previsto al 2,4% per il prossimo triennio, dovrebbe infatti scendere al 2,2% nel 2020 e al 2% nel 2021.
Dinamica che agevola una parziale rimonta dei titoli di Stato italiani, specialmente sulle scadenze più a breve termine, mentre il rendimento del Btp decennale si riduce di 7 bp al 3,38% con uno spread dal Bund in calo di 8 bp a 293 punti base.
Recupera terreno anche l’euro, in area 1,156 dollari, nonostante i dati di settembre sulla crescita economica che, seppur positivi, continuano a segnalare una riduzione del ritmo di espansione. In flessione dello 0,2% anche le vendite al dettaglio nella zona euro nel mese di agosto. Nel pomeriggio è attesa la stima Adp degli occupati non agricoli statunitensi, che anticipano come di consueto i dati ufficiali sul mercato del lavoro in uscita venerdì.
Tra le materie prime, scarsi movimenti per le quotazioni dell’oro, poco sopra i 1.200 dollari l’oncia, e del petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 75,4 e 85,1 dollari al barile prima dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa che verranno diffusi nel pomeriggio.
Tornando a Piazza Affari i bancari scambiano in territorio positivo in scia alla risalita dei Btp, in particolare BANCO BPM (+2,6%) dopo la promozione di Berenberg da ‘sell’ a ‘hold’, anche se UNICREDIT (+0,1%) e INTESA (+0,5%) fanno segnare variazioni modeste.
Ben intonate anche le utilities, mentre in cima al Ftse Mib balza RECORDATI (+3,1%) che avrebbe chiesto un finanziamento da 500 milioni a un pool banche per possibili operazioni di M&A. Ben intonate BUZZI (+2,3%), AZIMUT (+1,8%) e LEONARDO (+1,7%). Lievemente positiva TELECOM ITALIA (+0,5%), il cui esborso complessivo nell’asta delle frequenze per il 5G ammonta a 2,4 miliardi. Sottotono LUXOTTICA (-1,2%) e MONCLER (-1%).