Gli analisti di Value Track hanno rivisto il target price sul titolo Triboo, portandolo da 3,45 a 3 euro per azione, incorporando così un upside del 59,6% sul prezzo di chiusura di 1,89 euro di ieri, martedì 2 ottobre.
Il prezzo obiettivo è stato ridotto del 13% rispetto al quello precedente in considerazione di una riduzione dei multipli dei concorrenti dell’e-commerce e di un Wacc più elevato per dcf, a causa di una maggiore sottovalutazione del rischio azionario italiano.
La società, attiva nella fornitura di servizi di e-commerce e soluzioni pubblicitarie digitali ed editoriali, ha archiviato il primo semestre 2018 con ricavi reported in crescita del 7,3% a 34 milioni (31,6 milioni nel 1H 2017). Importo che scende a 31,5 milioni, in linea con il risultato registrato a fine giugno 2017 se si escludono gli altri ricavi operativi non ricorrenti pari a 2,4 milioni relativi alla plusvalenza derivante dalla cessione dell’intera partecipazione, pari al 20,32% del capitale, detenuta nella stessa Friendz.
Al netto delle voci non ricorrenti sopra descritte, il risultato della gestione operativa si esprime in un utile di 0,3 milioni, in calo dell’83% rispetto al 1H 2017 (Ebitda reported +92% a 1,9 milioni). L’utile netto si fissa a 1,2 milioni.
A fronte di suddetti risultati, gli analisti hanno leggermente rivisto le proprie stime sul full year 2018, abbassano le previsioni sull’Ebitda, da +5% a -4%, nonostante diversi negozi online inizieranno a generare entrate a partire dal secondo semestre 2018.
La nuova valutazione tiene altresì conto dei principali rischi, quali una maggiore concorrenza nel settore dei servizi di e-commerce e una potenziale disintermediazione di agenzie di media e concessionari di pubblicità, nonostante l’aumento delle opportunità di cross-selling tra le due divisioni di Triboo, digitale e media, l’imminente incremento delle vendite extra UE, grazie alla nuova apertura di Triboo Shangai, e le attività di fusione e acquisizione per consolidare il posizionamento competitivo.