Il gap down aperto nella seduta successiva alla tragedia del ponte Morandi a Genova ha fatto precipitare le quotazioni dei titoli del gruppo infrastrutturale al di sotto della soglia di 20 euro, con il successivo avvio di un’ampia fase laterale delimitata proprio dalla resistenza statica individuabile a 20,10 euro e dal supporto, sempre statico, posizionato a 16,93 euro.
Un movimento che riflette l’incertezza sull’ammontare dei costi e dei risarcimenti che dovrà sostenere la controllata Autostrade per l’Italia, ma anche sull’esito del procedimento relativo alla possibile revoca della concessione da parte dello governo italiano alla stessa società del gruppo Atlantia.
Ai livelli attuali, un primo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Giovanni Castellucci potrebbe arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 18,645 euro, al di sopra della quale il successivo livello da monitorare è posto a 19,05 euro. L’eventuale breakout di questa ulteriore resistenza, in un contesto di volumi crescente, potrebbe consentire ai corsi delle azioni Atlantia di proseguire il recupero e di raggiungere un primo obiettivo rialzista di breve periodo a 19,34 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 19,745 euro.
Lo scenario positivo, in un’ottica di breve periodo, appena delineato per le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Benetton potrebbe essere messo a rischio nel caso di cedimento dell’importante supporto statico posizionato a 17,505 euro. Il conseguente deterioramento del quadro grafico dei corsi delle azioni Atlantia potrebbe favorire una discesa verso il successivo supporto a quota 17,17 euro, al di sotto del quale i primi due obiettivi ribassisti sono individuabile a 16,935 euro prima e a quota 16,60 euro in seguito.
La performance da inizio 2018 dei titoli Atlantia è pari al -31,1%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 23,73 euro, con un potenziale rialzista del 31,1 per cento.
Prezzo di riferimento: 18,10 euro
+9,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 19,745 euro;
+6,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 19,34 euro;
+5,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 19,05 euro;
+3,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 18,645 euro;
-3,3% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 17,505 euro;
-5,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 17,17 euro;
-6,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 16,935 euro;
-8,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 16,60 euro.