Il Ftse Italia Banche chiude con un frazionale rialzo dello 0,6% e in linea all’omologo europeo (+0,8%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,8%).
Il mercato continua ad essere preoccupato della tenuta dei conti pubblici italiani, anche se secondo le ultime indiscrezioni l’esecutivo sembra intenzionato a rivedere al ribasso il rapporto deficit/Pil nella nota di aggiornamento del Def, mantenendolo al 2,4% per il 2019, per poi farlo scendere al 2,2% nel 2020 e al 2% nel 2021. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha fatto sapere che l’Italia “si impegna con l’Europa a mettere in atto una graduale riduzione del deficit dal 2020 dopo una deviazione limitata dalle regole di bilancio nel 2019”. Tria ha poi aggiunto: “Non mi pare si possa delineare un governo dalla finanza molto allegra o da far saltare i conti pubblici per dar spazio alle promesse”.
In tarda serata il premier, Giuseppe Conte, ha confermato i rumor, precisando che il rapporto deficit/Pil rimarrà al 2,4% nel 2019, per poi ridurso al 2,1% nel 2020 e all’1,8% nel 2021. Il tutto al termine di un nuovo vertice con i più importanti esponenti del Governo.
In tale contesto lo spread Btp-Bund scende in area 283 pb (fonte Mts Markets) dalla soglia compresa tra 290-300 pb di mercoledì (e toccata anche oggi in alcune frangenti), consentendo al comparto bancario di effettuare un piccolo rimbalzo dopo il pesante sell-off degli ultimi giorni.
In parziale recupero quasi tutti i titoli del listino principale, a partire da Banco Bpm (+2,1%), alle prese con l’ultima fase del de-risking pianificato. In controtendenza Bper (-1,3%), la cui controllata Banco di Sardegna ha ricevuto dal Mef l’ok alla garanzia statale (Gacs) sulla tranche senior della cartolarizzazione da 900 milioni di Npl.
Nel Mid Cap frenano ancora Credem (-0,2%) e Mps (-0,1%) , mentre risale in parte Popolare Sondrio (+1%). Rimbalzo più sostenuto per Creval (+5,2%), che ha ricevuto dal Tesoro il via libera alla garanzia pubblica (Gacs) sulla tranche senior della cartolarizzazione da 1,6 miliardi.
Tra le Small Cap si interrompe il trend negativo di Carige (flat), che resta comunque sui minimi storici. Poco mossa Banca Profilo (-0,1%), la cui controllata svizzera ha incorporato Dynagest.