Casta Diva (Aim) – Valore della produzione +50% nel 2018 con G.2 e MeTe

Casta Diva Group (CDG), multinazionale tascabile con filiali in tutto il mondo, dalla Cina agli Usa, passando dall’India al Middle East all’Europa con un’offerta che oggi punta su tre driver principali, quali l’advertising, l’entertainment e gli eventi, lo scorso 27 settembre ha concluso un’importante operazione, che le permetterà di triplicare la sezione eventi con la newco “District”, formata da Casta Diva Events, MeTe, società specializzata nell’organizzazione di eventi complessi con migliaia di partecipanti, e G.2, realtà qualificata nell’analisi, progettazione e organizzazione di grandi eventi.

Francesco Merone, managing director di CDG

Un’operazione che si inserisce nel percorso di razionalizzazione dei business, “ badando principalmente alla marginalità anche a scapito del fatturato, questo ci ha portati da un Ebitda del 3% nel 2016, al 5,6% nel 2017, al 7,4% al 30/6/2018. Siamo molto vicini al target 2018 dell’8%”, sottolinea in un’intervista a Market Insight Francesco Merone, managing director di CDG.

La nuova holding, che avrà il 100% delle società che operano nel settore degli eventi e che verrà controllata al 51% da CDG e al 49% dai fondatori e soci di G.2 e MeTe, sarà dotata di un CdA costituito da Matteo Valcelli, Ernesto De Pellegrini, gli attuali proprietari di G.2 e MeTe, e dallo stesso Francesco Merone.

“CDG non ha semplicemente comprato il 51% di 2 aziende che producono circa 12 milioni di fatturato, ma ha acquisito la professionalità di altri 2 imprenditori di successo: Matteo Valcellie Ernesto De Pellegrini. Questo è un arricchimento non quantificabile in Ebitda oggi, ma sarà evidente già elaborando il prossimo piano industriale”, riporta Merone. E aggiunge: “Questo CdA produrrà entro novembre un piano industriale triennale per evidenziare che sinergie di ricavi-costi e sviluppo si possono avere operando insieme.”

CDG entro fine anno aggiornerà il proprio piano industriale 2018/2020 perché alcuni target saranno raggiunti e superati dopo solo 6 mesi dalla definizione del piano. Questo nuovo piano poggerà sul piano elaborato da District e dai dati di pre-chiusura 2018.

La nuova divisione eventi verrà integrata già nel bilancio 2018, con un apporto al fatturato di circa 12 milioni, dopo che il 2017 si era chiuso con 23 milioni di valore della produzione. Un’inclusione che, spiega Merone, “porterà il fatturato dell’esercizio, secondo le nostre previsioni, a 35 milioni, segnando una crescita di circa il 50% rispetto al 2017”.

Priorità strategica di CDG è fare comunicazione di qualità a 360 gradi usando le più moderne tecnologie presenti sul mercato. “Siamo in grado di seguire e/o portare i nostri clienti dovunque ci sia un mercato interessante e profittevole. Non c’è un’altra azienda che riesca a fornire tutti i nostri servizi su scala globale. Ogni anno avviamo nuove filiali; nel 2018 abbiamo “avviato” Shangai e Dubai.”

E Francesco Merone aggiunge: “Riteniamo la linea di business degli eventi fondamentale sia per una questione di crescita in Italia e in alcune aree mondiali (Expo 2020 a Dubai per esempio) sia per rafforzare il nostro brand a livello globale.”

“Fino a ieri, la nostra azienda degli eventi, Casta Diva Events aveva una presenza sul mercato che valeva circa 5 milioni di fatturato. Poteva contare su un appeal soprattutto per clientela privata e di alto standing mentre aveva qualche difficoltà a vincere competizioni per clienti più istituzionali /P.A.” .

Difficoltà che da oggi saranno superate in quanto  “G.2 e MeTe ci danno la possibilità di aumentare la nostra forza contrattuale perché il nuovo polo (District), che vale circa 18 milioni, potrà beneficiare dei clienti privati e pubblici di G.2 e MeTe ed offrire loro  quella creatività che prima si comprava esternamente e magari poteva creare dei problemi di budget. Oggi invece sarà sempre parte della proposta commerciale e Casta Diva Events potrà concorrere anche nel settore dei big events e P.A. perché ha alle spalle una forza ed expertise maggiori grazie alle esperienze ventennali di G.2 e MeTe.”

Infine, Francesco Merone ha sottolineato gli effetti positivi di cui potrà beneficiare, in termini di bilancio, la holding grazie alle sinergie infragruppo che verranno a crearsi evidenziando: “G.2 e MeTe presentano ad oggi in bilancio costi per creatività intorno a 1,5 milioni annui, che andranno a sparire già a partire dal prossimo esercizio in quanto Casta Diva Group produce al suo interno questo tipo di servizio nel suo dipartimento creato ad hoc”.

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