Seduta nera fin qui per il titolo dell’azienda di semiconduttori, che intorno alle 10:50 mostra un calo del 3,7% a 15,37 euro. Stm scivola così in coda al Ftse Mib, in ribasso a sua volta dell’1, per cento.
Il colosso italo-francese sconta in parte l’intonazione negativa del settore tecnologico, con il Nasdaq in perdita ieri dell’1,8%, e in particolare dei microchip, con l’indice Philadelphia Semiconductor che ha chiuso anch’esso la seduta precedente in rosso dell’1,8%, dopo aver toccato un minimo intraday a -2,7 per cento.
Particolarmente negativi anche i titoli tecnologici asiatici, dopo il report di Bloomberg secondo cui la Cina avrebbe usato dei chip per infiltrarsi nelle società hi-tech americane, incluse Apple e Amazon, con l’obiettivo di hackerare proprietà intellettuali statunitensi e rubare segreti commerciali. Al report sono seguite le parole del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, e di due parlamentari democratici che hanno messo in evidenza il rischio di spionaggio cibernetico cinese nei confronti delle società e del governo statunitensi. Anche il vicepresidente americano Mike Pence ha criticato la Cina in termini commerciali e diplomatici.
Positivi, invece, i dati anticipati sulla trimestrale di Samsung, che ha annunciato utili sopra le attese degli analisti grazie alla resilienza del settore dei chip di memoria, aiutando forse a dissipare i timori legati a questo segmento dell’industria dei semiconduttori.