Prosegue la risalita di Astaldi dai minimi, toccati martedì scorso a 0,41 euro dopo la richiesta di concordato preventivo con riserva. Dalle 09:20 il titolo Astaldi è infatti sospeso in asta di volatilità per eccesso di rialzo, con un progresso del 9,8% a 0,681 euro.
L’attenzione degli operatori continua a essere concentrata sul salvataggio della società e sul possibile intervento di Salini Impregilo nell’operazione.
Nel frattempo, la società sta mettendo a punto il piano industriale da presentare al Tribunale di Roma nell’ambito della richiesta di concordato preventivo.
Secondo quanto riportato negli scorso giorni da Il Sole 24 Ore, la manovra allo studio potrebbe ammontare a 1,5 miliardi complessivi, con un aumento di capitale da 400 milioni di cui metà da eseguirsi sul mercato e metà come conversione parziale del bond da 750 milioni con scadenza 2020.
La ricapitalizzazione potrebbe essere in parte riservata all’ingresso di un nuovo azionista, che al momento è identificato in Salini Impregilo, principale indiziata e vista di buon occhio dalle banche creditrici di Astaldi.
Inoltre, l’operazione potrebbe comprendere strumenti partecipativi per 100 milioni e un taglio del debito per circa 1 miliardo, pari ad un haircut dell’esposizione complessiva vicino al 40 per cento.