Il Ftse Mib ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo dell’1,8% a 20.346 punti.
L’attenzione degli operatori è stata rivolta soprattutto sui numeri contenuti nella nota di aggiornamento al Def.
Sotto osservazione anche l’impennata dei rendimenti dei bond americani in scia ai segnali di forza dell’economia Usa.
Si riaccendono così le aspettative di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed.
In rosso il settore dell’auto, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che ha segnato un -1,7% w/w rispetto al -1,5% w/w del corrispondente indice europeo.
Tra le big del comparto ha resistito poco sopra la parità Fca (+0,1% w/w) che ha beneficiato a inizio ottava dell’accordo Usa/Canada per rinnovare il Nafta.
Positivi anche i dati sulle immatricolazioni di settembre negli Stati Uniti, mentre nel corso della settimana il ceo Mike Manley ha presentato la sua nuova squadra manageriale.
Vendite invece su Pirelli (-6,1% w/w), penalizzata soprattutto dal downgrade da buy a neutral da parte di Ubs con target price tagliato da 8,5 a 7,6 euro.
In calo anche Ferrari (-2,7% w/w), che ha risentito del debutto flop di Aston Martin alla borsa di Londra.
Hanno limitato le perdite Brembo (-1,1% w/w) e Cnh (-0,7% w/w).
Nelle piccole e medie capitalizzazioni ha chiuso l’ottava in calo Piaggio (-2,1% w/w) nonostante i dati positivi di settembre sulle vendite del mercato italiano delle due ruote.
Ribasso a doppia cifra per Carraro (-11,5% w/w).