Nella settimana in cui il greggio ha toccato nuovi massimi dal 2014, non riesce a spiccare il volo il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che nelle ultime cinque sedute ha segnato un -0,2% rispetto al -0,9% del corrispondente indice europeo.
Forte rialzo per il petrolio che nel corso della settimana ha toccato i massimi dal 2014, rispettivamente a 76,9 $/bl per il Wti e a 86,7 $/bl per il Brent, in vista dell’entrata in vigore dell’entrata delle sanzioni all’Iran.
Gli Stati Uniti stanno continuando a fare pressioni sull’Opec perchè aumenti la produzione e soddisfi la domanda di greggio, trovando la pronta risposta dell’Arabia Saudita la cui produzione ha raggiunto i 10,7 milioni di barili/giorno.
La corsa del greggio è stata poi frenata nelle ultime sedute settimanali dalle prese di beneficio, mentre ha avuto poco effetto il dato EIA sulle scorte Usa, aumentate oltre le attese di 8 milioni di barili.
In questo scenario, i futures sul greggio scambiavano, poco dopo la chiusura di venerdì, a 74,7 $/bl il Wti e a 84,6 $/bl il Brent.
Sull’azionario, ottava brillante per Tenaris (+1,8%) che ha beneficiato del raggiunto accordo commerciale tra Usa, Canada e Messico, che potrebbe portare a una riduzione delle tariffe sull’acciaio.
In lieve calo Eni (-0,1%) che ha incassato l’upgrade a “buy” da parte di BofA Merrill Lynch. Sul fronte operativo, la società ha chiuso il contenzioso relativo al giacimento di Karachaganak in Kazakhstan stabilendo il pagamento di una multa complessiva di 1,1 miliardi di dollari da parte del consorzio.
Ritraccia dopo la corsa delle settimana precedenti, appesantita anche dal downgrade a “neutral” da parte di Citigroup, Saipem (-2,2%), che nel corso della settimana il titolo ha comunque toccato un nuovo massimo da gennaio 2017 a 5,52 euro.
Il gruppo guidato da Stafano Cao, che ha reso noto il nome del nuovo CFO , avrebbe inoltre vinto quattro nuove commesse nel drilling in Sud America, secondo quanto riportato da Bloomberg.
Tra le Mid Cap, forte calo nell’ottava per Saras (-10,2%) penalizzata dall’EMC Benchmark, rimasto stabile a -0,5 dollari/barile. Male anche Maire Tecnimont (-4,3%).
Infine, in rosso anche le società a minore capitalizzazione d’Amico (-1,6%) e Gas Plus (-4,3%).