Banco Bpm – Al via il riordino del credito al consumo

La banca guidata da Giuseppe Castagna ha avviato la riorganizzazione del settore del credito al consumo dove è presente con Agos Ducato, di cui possiede il 39% e che ha portato in dote 67 milioni di dividendi, e attraverso la controllata Profamily. Una delle possibilità è la cessione della quota della società toscana a Crédit Agricole, che possiede già l’altro 61 per cento. Ma sono aperte altre soluzioni. 

Dopo risparmio gestito e bancassurance, Banco Bpm mette sotto i riflettori il settore del credito al consumo, dove l’istituto è presente attraverso Agos Ducato e Profamily, per esaminare una razionalizzazione.

Come indicato nella presentazione del piano strategico, infatti, uno degli obiettivi dell’istituto nato dalla fusione della Banca Popolare di Milano con il Banco Popolare era il riordino delle partecipazioni portate in dote dalle due banche.

Un’esigenza resa ora più urgente dalla volontà di procedere in modo spedito nel piano di de-risking, non facendosi sfuggire l’opportunità di cedere un quantitativo di Npl ancora superiore a quello previsto dal piano. Per questo occorre avere un sufficiente buffer di capitale.

Come già anticipato dall’amministratore delegato, la banca, alla prevista cessione di 3,5 miliardi di sofferenze, il cui impatto di bilancio è già coperto, si è affiancata anche la possibilità di elevare a 9 miliardi circa l’ammontare degli Npl messi sul mercato dismettendo anche, in questa ipotesi, la piattaforma di servicing, sul modello dell’operazione realizzata da Intesa Sanpaolo.

Si tratterebbe di una grande operazione per Banco Bpm, il quale riuscirebbe a spazzar via quasi totalmente il problema delle sofferenze, che allo scorso mese di giugno ammontavano a 10,7 miliardi.

Un risultato eclatante se si pensa che a fine 2016, alla vigilia del merger, il portafoglio dei crediti deteriorati ammontava a 18,6 miliardi.

Per raggiungere questo fine l’amministratore delegato potrebbe decidere di vendere la propria quota pari al 39% di Agos Ducato. L’acquirente più scontato sarebbe il Crédit Agricole, che possiede il restante 61 per cento. Ma potrebbero essere esaminate anche altre soluzioni.

Agos Ducato è infatti un gioiellino che nel 2017 ha realizzato ricavi per 919 milioni, con un utile di 294 milioni, di cui 116,2 milioni di competenza del Banco che gli hanno permesso di ricevere 67 milioni di dividendi. Il riassetto potrebbe anche coinvolgere l’altra società del gruppo nel settore, cioè Profamily. Per scegliere la migliore soluzione la banca ha nominato un advisor.