Ovvio di ottava contrassegnato dalle vendite sul settore che, dopo il calo del 2,4% registrato nelle cinque sedute precedenti dopo i rumors su un possibile aumento dei dazi sull’import del lusso in Cina, lascia sul terreno il 2,4%, mentre il corrispondente indice europeo di confronto chiude in territorio negativo a -1,1 per cento. Altra seduta negativa per Piazza Affari (-2,4%).
In Europa permane l’attenzione sui conti pubblici italiani, dopo la lettera con cui l’Unione Europea ha espresso preoccupazione per le stime sul deficit.
Chiude in flessione dello 0,7% Luxottica. L’autorità antitrust ha aperto un’istruttoria sull’acquisizione, comunicata lo scorso 25 giugno, da parte di Luxottica del gruppo ottico Barberini, suo principale fornitore di lenti. Per l’Antitrust l’acquisizione va letta nell’ambito della strategia di espansione del gruppo Luxottica “posta in essere negli ultimi anni, culminata, da ultimo, nella fusione con Essilor attualmente in fase di perfezionamento”.
Crollano le due big del lusso, con Moncler a -4,7% e Salvatore Ferragamo a -3,7 per cento.
Andamento analogo per mid cap, con Geox che segna il ribasso più contenuto a -2,9 per cento.
Unica nota positiva del settore Safilo Group (+5,7%). La società ha comunicato lo scioglimento consensuale del patto parasociale con Multibrands Italy, società olandese cui fa capo il 41,612% del capitale, che riguarda la presentazione di una lista per la nomina dei membri del CdA e l’esercizio del voto nella relativa assemblea ordinaria di Safilo
Aeffe (-8,1%) e Stefanel (-10,2%) in coda al comparto delle società meno capitalizzate.