Il gap down di questa mattina ha spinto le quotazioni dei titoli del gruppo presieduto da Pietro Giuliani al di sotto dell’importante supporto statico di breve periodo posizionato a 12,42 euro, scivolando così fino al minimo relativo intraday di oggi a 12,155 euro che è stato testato per ben due volte.
All’interno di un quadro grafico che rimane negativo in un’ottica di breve, ma anche di medio periodo, la pressione dei venditori potrebbe diminuire sensibilmente nell’ipotesi di rapido ritorno dei corsi delle azioni Azimut sopra 12,42 euro (massimo relativo intraday odierno). In questo scenario positivo, le quotazioni dei titoli del gruppo del risparmio gestito potrebbero tentare un allungo – trasformando il tentativo di rimbalzo in un vero e proprio trend rialzista di breve periodo – verso la successiva resistenza statica posta a 12,715 euro, al di sopra della quale gli obiettivi rialzisti di breve periodo sono individuabili a 13,045 euro prima e a quota 13,165 euro in seguito.
Lo scenario rialzista appena delineato per i corsi delle azioni Azimut potrebbe essere accantonato, invece, nel caso di cedimento del supporto statico posto a 12 euro dato che la continuazione dell’attuale trend ribassista potrebbe implicare il raggiungimento del successivo supporto statico individuabile a 11,78 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo ulteriore livello potrebbe poi aprire la strada verso i target ribassisti di breve periodo posizionati rispettivamente a 11,56 euro e a 11,15 euro.
La performance da inizio 2018 dei titoli Azimut è pari al -19,4%, mentre il target price medio sulla base dei contributi dei 14 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 15,31 euro, con un potenziale rialzista del 25,5 per cento.
Prezzo di riferimento: 12,20 euro
+7,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 13,165 euro;
+6,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 13,045 euro;
+4,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 12,715 euro;
+2,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 12,445 euro;
-1,6% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 12,00 euro;
-3,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 11,78 euro;
-5,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 11,56 euro;
-8,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 11,15 euro.