Sarebbe in dirittura d’arrivo la vendita della piattaforma Premium a Sky, frutto dell’accordo siglato lo scorso marzo tra i due colossi media che vede, tra le altre cose, lo sbarco di Sky sul digitale terrestre sulla piattaforma Mediaset, l’aumento della library per la pay tv di Sky con i canali di cinema e serie Premium ricche di contenuti Warner (fino a dicembre 2020) e Universal (scadenza a fine 2018, ma rinnovo in discussione).
E’ previsto altresì l’approdo di tutti i canali free-to-air del gruppo del Biscione sull’offerta satellitare di Sky a partire dal 1° gennaio 2019.
La cessione non riguarda Premium nel suo complesso ma l’infrastruttura su cui poggia il tutto, ovvero la piattaforma “operation pay” valutata dalla stessa Mediaset per 14,18 milioni lo scorso giugno. Nel dettaglio, saranno compresi elementi quali la manutenzione tecnica, l’accesso condizionato, l’assistenza ai clienti, le attività commerciali e altre analoghe attività operative così da poter conseguire, in futuro, ulteriori benefici economici.
Ad avere la situazione in pugno è ora Mediaset. Se il gruppo guidato da Pier Silvio berlusconi decide di vendere ciò che ha già inserito nel veicolo societario R2, Sky deve comprare.
La finestra per esercitare l’opzione put è compresa fra l’1 e il 30 novembre. Mediaset, a quanto risulta al Sole 24 Ore, avrebbe deciso di provvedere subito. Questo perché con l’esercizio della put scatterà la notifica all’Antitrust.
Si ricorda che R2 è la newco creata con Sky Italia con efficacia lo scorso 1° giugno che dovrebbe avere un impatto positivo sull’Ebit del Biscione per una cifra fra i 60 e i 70 milioni.
Con l’operazione R2 si assisterà tecnicamente a un reverse outsourcing agreement. In sostanza: ora c’è un accordo in base al quale Mediaset ospita sulla propria piattaforma Dtt l’offerta digitale terrestre di Sky. A operazione conclusa, sarà Sky a ospitare Mediaset. Tutto possibile però, sempre per gli accordi di marzo, solo se l’Antitrust darà l’ok incondizionato.
In caso contrario Sky ha la clausola che permette di recedere e tutto tornerebbe come adesso, ma con una Mediaset che potrebbe a sua volta esercitare, con congruo preavviso, il recesso dell’agreement che porta Sky sulla sua piattaforma.