Forti vendite ieri sul Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, appesantito dal calo del greggio e dal calo di tutti i principali mercati azionari, ha chiuso a -2,6% rispetto al -3,2% del corrispondente indice europeo.
Giornata negativa per il Ftse Mib (-1,8%) e per le Borse europee, non confortate dall’apertura in rosso di Wall Street.
Continua dunque il meccanismo del “flight-to-quality” e il contestuale sell-off sui mercati azionari, con gli operatori preoccupati dall’escalation delle tensioni commerciali tra Usa e Cina, dal progressivo restringimento della politica monetaria e dal rallentamento della crescita globale.
Fattori che stanno contribuendo anche al forte calo dai massimi dal 2014 del greggio, con il Wti a 71,4 $/bl (-2,4%) e il Brent a 81 $/bl (-2,5%) poco dopo la chiusura di ieri.
Il prezzo del petrolio è stato inoltre penalizzato dal nuovo aumento delle scorte Usa e dal previsto calo della domanda previsto per i prossimi giorni a causa dell’arrivo dell’uragano Michael sulle coste della Florida.
Sull’azionario, forti cali per le big Eni (-2,7%), Saipem (-3,2%) e Tenaris (-4,2%).
Tra le Mid Cap, in lieve calo Maire Tecnimont (-0,5%) mentre prosegue il recupero di Saras (+1,1%). In merito a quest’ultima, l’Amministratore Delegato Dario Scaffardi ha confermato a margine di un evento l’impegno a lungo termine della famiglia Moratti nella società.
Infine, in rosso le società a minore capitalizzazione Gas Plus (-3,1%) e d’Amico (-2,4%) che nel corso della seduta ha toccato un nuovo minimo storico a 0,1602 euro.