Gel – Sviluppo internazionale e più redditività

Il gruppo marchigiano si conferma leader in Italia nel water treatment e si prepara a sviluppare con maggior determinazione la presenza internazionale, mentre spinge l’acceleratore sull’efficienza operativa e sull’ottimizzazione della divisione industriale. 

Gel archivia il primo semestre con uno sviluppo dei ricavi più che soddisfacente grazie “all’ottimo andamento delle commesse industriali sia in italia che all’estero (+15%) e dalla crescita del mercato Italia, ove abbiamo beneficiato dell’entrata in vigore delle nuove normative sul trattamento delle acque”.

Nel contempo la redditività ha subito una flessione in termini percentuali a causa principalmente dei forti investimenti in capitale umano ed in attività di ricerca. Investimenti da cui, precisa Aroldo Berto, presidente e Ceo di Gel, “contiamo di avere i primi ritorni già a partire dal semestre in corso”.

Le proiezioni di medio termine si confermano così positive anche perché, aggiunge il capo azienda, “lo scenario di riferimento resta improntato al bello sia in Italia che nei principali Paesi ove operiamo” e proprio per questo “è fondamentale centrare le iniziative sulle quali stiamo lavorando”.

Più in particolare, precisa Berto, “dobbiamo avere una corretta attuazione del piano predisposto per l’ampliamento delle quote di mercato nel far-east e in Cina”.

Nel contempo, completa il Ceo di Gel sull’argomento, “ridurremo i costi complessivi per la produzione degli impianti Industriali e per questo dobbiamo mettere a regime alcuni macchinari per la produzione di alcune componenti chiave che potrebbe ridurre il costo complessivo di ogni impianto di quasi il 25 per cento”.

Sono di conseguenza confermate le brillanti aspettative sul medio termine che indicano per il 2022 ricavi prossimi ai 27 milioni rispetto ai 15,8 del 2017 ed ai 17 milioni attesi per l’esercizio in corso.

Ancora più forte lo sviluppo dei margini reddituali, attesi in progresso dal 23,9% del 2017 al 34,4% del 2022, quando l’Ebitda dovrebbe essersi collocato al di sopra dei nove milioni rispetto ai 3,8 del 2017 ed ai 4,3 milioni attesi per l’esercizio in corso.

Di rilievo assoluto anche lo sviluppo della generazione di cassa e di conseguenza il miglioramento della struttura patrimoniale. Il free cash flow dovrebbe infatti collocarsi oltre i sei milioni nel 2022 dopo essere più che triplicato a 1,7 milioni nel 2018 pur avendo supportato 2,4 milioni di investimenti (quattro milioni nel biennio).

Dinamica grazie alla quale la posizione finanziaria netta dovrebbe passare dai 15,3 del 2016 ai 7,6 milioni attesi per il 2018 per poi passare ad una disponibilità netta di quasi cinque milioni nel 2022.

Aroldo Berto, presidente e Ceo di Gel, illustra le strategie

“Crescere sui mercati esteri, migliorare l’efficienza produttiva e consolidare la divisione industriale”. Sono queste, puntualizza Aroldo Berto, presidente e Ceo di Gel, “le priorità strategiche a cui stiamo lavorando per sviluppare il business e migliorare la redditività”.

Aroldo Berto, presidente e Ceo di Gel

Una serie di iniziative grazie alle quali, aggiunge Berto “vogliamo concretizzare e mettere a regime un modello di business solido, redditizio e sostenibile trasformando in nuove opportunità anche le esperienze più complesse maturate in questi anni di intenso lavoro”.

Più in particolare, prosegue il capo azienda, “stiamo attuando una serie di iniziative sui principali mercati internazionali ove operiamo per poi estendere le attività nelle aree del globo più promettenti per noi e ci faremo forti dei risultati conseguiti anche sul versante dell’efficienza produttiva nella divisione industriale”.

Ma procediamo con ordine.

Crescita internazionale

Ci concentreremo in questa fase nello sviluppo della divisione “civile” nei mercati esteri di particolare importanza per noi. Mercati, precisa Berto, ove le potenzialità di sviluppo sono più forti e ove la nostra possibilità di successo è maggiore”.

Una opera di selezione che ci ha portati ad individuare fra le priorità proprio la Cina. Paese ove le opportunità sono enormi, anche se richiede un impegno significativo.

Nel contempo, aggiunge il Ceo di Gel, “potenzieremo la rete commerciale nei paesi europei, ove inseriremo apposite agenzie di commercio in Francia, Spagna e Polonia”.  Opereremo poi per rafforzare i contratti di distribuzione sul mercato inglese poiché “potrebbero aprirci le porte a mercati dove non siamo presenti come gli Stati Uniti e l’India ove i nostri distributori Inglesi hanno filiali”.

E per supportare lo sviluppo commerciale saremo presenti alle principali quattro fiere sul territorio di interesse: Olanda, Cina, Russia e Inghilterra.

Redditività ed efficienza produttiva delle nostre fabbriche

Lo sviluppo che vogliamo imprimere alla crescita delle nostre attività nel mondo, come ricorda Berto, “sarà agevolato e sostenuto dai miglioramenti che stiamo realizzando nei nostri centri produttivi, gli stabilimenti industriali”.

Realtà presso le quali “abbiamo avviato e in gran parte realizzato significativi progressi anche sul fronte dell’efficienza e del controllo dei costi di produzione. Il tutto grazie ad una serie di iniziative di grande valenza poiché, ad esempio, abbiamo realizzato la produzione interna dei materiali plastici prima realizzati in conto terzi”.

Ma c’è pure altro in quanto in questi semestri, come ricorda con orgoglio il Ceo di Gel, “abbiamo creato le condizioni per fabbricare direttamente nei nostri siti produttivi alcune componenti chiave prima acquistate esternamente a prezzi molto elevati ed abbiamo realizzato l’integrazione 4.0 di tutte le postazioni di lavoro in produzione”.

Consolidare la divisione “Industriale

Il capo azienda ricorda come “il lavoro realizzato nelle nostre aree produttive sia stato veramente importante ed oggi possiamo affermare che per il quarto anno consecutivo la ‘giovane’ divisione industriale, nata circa 10 anni fa, ha superato il punto di pareggio dando un contributo importante ai profitti della GEL SPA”.

Traguardo decisamente importante, anche se ora, prosegue il Ceo di Gel, “dobbiamo fare un salto di qualità e realizzare partnership con società estere che prevedano, oltre alla fornitura dell’impianto, anche un servizio di assistenza ‘service’ per almeno 2-3 anni”.

Ma c’è pure altro in quanto, aggiunge Berto, “vogliamo consolidare l’attività strategica del service in Italia tramite la presenza di quattro figure professionali di alto profilo che siano in grado di intervenire entro 24 ore su tutto il territorio nazionale, isole escluse, per fare assistenza in presenza di eventuali rotture su impianti di nostra fabbricazione”.

Iniziativa di assoluta valenza strategica in quanto oggi gestiamo in service circa il 20% degli impianti che fabbrichiamo, e il nostro obiettivo è quello di arrivare vicino al 70% entro il 2019 in modo da dare stabilità e continuità al business in un’area per noi di valenza assoluta”.

I risultati del primo semestre 2018

“La prima parte dell’esercizio in corso – ricordano ad Ancona – sono stati più che soddisfacenti in quanto abbiamo conseguito un consistente incremento dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.

Risultati conseguiti in merito principalmente a due fattori: “l’ottimo andamento delle commesse industriali sia in italia che all’estero (+15%) e la crescita del mercato Italia. E nel nostro Paese abbiamo beneficiato in particolare degli effetti dell’entrata in vigore di alcune normative sul trattamento delle acque che hanno creato e continueranno a creare nuove necessità di mercato”.

Nel contempo la redditività, in termini percentuali, ha subito una flessione rispetto al primo semestre 2017. Ma questo non è da ascrivere ad aspetti strutturali, ma piuttosto, come rilevano ad Ancona, “a causa principalmente dei forti investimenti in capitale umano, cinque nuove figure, di cui tre ingegneri, un uomo di marketing ed un progettista, ed in attività di ricerca e sviluppo per poter rispondere ai bisogni derivanti dalle nuove normative sulla progettazione e prototipizzazione”.

Investimenti dai quali, completa il presidente Berto sull’argomento, “contiamo di avere i primi ritorni già a partire dal semestre in corso”.

Lo scenario dei prossimi 18-24 mesi si conferma positivo

Il mercato nel quale operiamo si conferma decisamente interessante nel nostro Paese e con forti potenzialità nelle principali aree ove operiamo e dove vogliamo entrare. E proprio per questo “è fondamentale centrare le iniziative sulle quali stiamo lavorando”.

Più in particolare, aggiunge il capo azienda, “dobbiamo avere una corretta attuazione del piano di espansione nel far-east al fine di aumentare la quota complessiva nei mercati esteri. Una delle variabili chiave sarà la selezione del personale locale adatto a consolidare i rapporti con i clienti già in portafoglio”.

Nel contempo “vogliamo ridurre i costi complessivi per la produzione degli impianti industriali. E per questo dobbiamo mettere a regime i nuovi macchinari per la produzione di alcune componenti chiave che potrebbe ridurre il costo complessivo di ogni impianto di quasi il 25 per cento”.

Le opportunità in Italia e sui nuovi mercati

Buone notizie anche dal mercato Italia, ove,“nonostante la congiuntura economica sfavorevole, continuerà la crescita grazie anche al sistema normativo entrato in vigore negli ultimi 2 anni. Questo favorirà infatti l’espansione di prodotti legati al trattamento delle acque, nuovi prodotti per nuove esigenze”.

Il business nel nostro Paese beneficerà inoltre “del lancio del nostro software di dimensionamento impianti denominato ‘Progetto Acqua’”. Questo, completa Berto sull’argomento, “ci permetterà di aggredire il canale di vendita dei progettisti di termoidraulica aumentando in misura significativa il numero di impianti di piccola e media dimensione per la fornitura ad Alberghi, Fabbriche, Centri Commerciali e Strutture Pubbliche quali carceri, caserme, ospedali, ferrovie ed altre ancora.

Di rilievo assoluto anche la crescita attesa nei mercati esteri, sui quali è comunque doveroso segnalare “le forti difficoltà derivanti da motivi contingenti, sia politici che valutari su alcuni mercati storicamente importanti per il nostro export  come la Turchia, la Russia e l’Iran. Noi comunque sapremo sopperire al rallentamento di questi mercati tramite il potenziamento di due aree dove abbiamo grosse opportunità come la Cina e l’UK. Nel contempo svilupperemo il business anche tramite la partecipazione a fiere internazionali del settore in mercati con potenziale interessante ma dove siamo poco presenti come gli USA ed il Kazakistan”.

Le proiezioni al 2022 e le aspettative per il 2018

Lo scenario positivo si riflette sulle proiezioni. Sono infatti confermate le brillanti aspettative sul medio termine che indicano per il 2022 ricavi prossimi ai 27 milioni rispetto ai 15,8 del 2017 ed ai 17 milioni attesi per l’esercizio in corso.

Ancora più forte lo sviluppo dei margini reddituali, attesi in progresso dal 23,9% del 2017 al 34,4% del 2022, quando l’Ebitda dovrebbe essersi collocato al di sopra dei nove milioni rispetto ai 3,8 del 2017 ed ai 4,3 milioni attesi per l’esercizio in corso.

Di rilievo assoluto anche lo sviluppo della generazione di cassa e di conseguenza il miglioramento della struttura patrimoniale. Il free cash flow dovrebbe infatti collocarsi oltre i sei milioni nel 2022 dopo essere più che triplicato a 1,7 milioni nel 2018 pur avendo supportato 2,4 milioni di investimenti (quattro milioni nel biennio).

Dinamica grazie alla quale la posizione finanziaria netta dovrebbe passare dai 15,3 del 2016 ai 7,6 milioni attesi per il 2018 per poi passare ad una disponibilità netta di quasi cinque milioni nel 2022.

Borsa – Un titolo ancora sottovalutato

Il titolo Gel, dall’inizio delle negoziazioni (20 dicembre 2017), ha segnato un ribasso complessivo di oltre il 30% rispetto all’indice di riferimento Ftse Aim Italia, che nello stesso periodo ha registrato un calo del 4,1 per cento.

Dinamica, quella di Gel (ma anche dell’intera Piazza Affari) che ha scontato le incertezze politiche e macro-economiche e quindi esogene alla crescita del gruppo.

Una performance che sembra non premiare in maniera adeguata un modello strategico improntato alla crescita sui mercati esteri, al miglioramento dell’efficienza produttiva e al consolidamento della divisione industriale.

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