Mercati – Guadagni contenuti in Europa, a Milano (+0,2%) bene Saipem e Tim

Finale generalmente positivo per le Borse del Vecchio Continente, che archiviano gli scambi non distanti dai massimi intraday al termine di una seduta contrastata. Il Ftse Mib guadagna un modesto 0,2% riportandosi a 19.287 punti, sostanzialmente in linea con l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (flat), mentre il Dax di Francoforte (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%) avanzano maggiormente. Incerta Wall Street, con il Nasdaq nuovamente in ribasso di circa mezzo punto percentuale e gli altri indici a stelle e strisce poco mossi.

Le tensioni politiche e le preoccupazioni per la crescita globale continuano ad alimentare un clima di avversione al rischio, accentuato da alcune criticità specifiche. In Europa, all’indomani delle elezioni bavaresi che hanno mostrato un calo dei consensi per gli alleati del governo Merkel, continua a tenere banco la questione dei conti pubblici italiani, nel giorno in cui scade il termine per la presentazione a Bruxelles della manovra.

Sempre in stallo le trattative sulla Brexit, mentre a livello internazionale continua a preoccupare il conflitto commerciale Usa/Cina, inasprito dalle accuse di manipolazione del mercato valutario. Infine, si registrano tensioni anche sull’asse Washington-Riyad dopo la morte di un giornalista saudita e la minaccia di sanzioni da parte degli Usa nei confronti dell’Arabia, pronta dal canto suo a respingere eventuali misure punitive.

Nel mentre prosegue la earning season statunitense, con i conti sopra il consensus di Bank of America in attesa, questa settimana, dei risultati di colossi come Goldman Sachs, Morgan Stanley e Netflix. Nell’agenda macroeconomica, invece, spiccano i dati sottotono sulle vendite al dettaglio statunitensi.

Sul Forex, l’euro/dollaro si riavvicina a quota 1,16 mentre lo yen rimonta a 111,9 dollari, complici le parole del segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, sulla possibilità di includere in un accordo commerciale con il Giappone una clausola per evitare svalutazioni competitive.

Riduce i guadagni il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 71,7 e 80,7 dollari al barile, mentre l’oro sale a 1.227 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, Treasury poco mosso in area 3,16% dopo la fiammata della scorsa settimana sopra il 3,2 per cento. In Europa resta sempre sotto osservazione lo spread Btp-Bund, in area 304 punti base, con il rendimento del decennale italiano in flessione al 3,54 per cento.

A Piazza Affari acquisti su SAIPEM (+2,1%), che ha annunciato nuovi contratti per circa 400 milioni di dollari, e TELECOM ITALIA (+2%), al centro dei rumor riguardo la vendita di Persidera. Ben intonate anche A2A (+1,7%) ed ENI (+0,9%). Sottotono BUZZI (-1,6%), MONCLER (-1,9%) e BREMBO (-3,8%), sui minimi da due anni.