Mercati Usa – Apertura sotto la parità in clima risk-off

Avvio debole a Wall Street in un clima in cui continua a prevalere l’avversione al rischio alimentata dalle tensioni geopolitiche e dai timori per l’impatto del conflitto commerciale tra Usa e Cina, mentre gli operatori si preparano all’entrata nel vivo della stagione delle trimestrali.

Dopo il rimbalzo di venerdì seguito al pesante sell-off delle due sedute precedenti, a pochi minuti dall’inizio delle contrattazioni i tre indici principali segnano ribassi dello 0,2-0,4 per cento.

Sia riaccendono le tensioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita in scia alla scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi, con il presidente Usa Donald Trump che ha minacciato sanzioni a cui Riyadh si è detta pronta a rispondere con eventuali ritorsioni.

Tensioni che contribuiscono a sostenere le quotazioni del greggio, anche se i dubbi sulle prospettive della domanda frenano il sentiment rialzista. Il Brent (+0,7%) viaggia a 80,1 dollari e il Wti (+0,6%) a 71,7 dollari, dopo la flessione della scorsa settimana.

Intanto il biglietto verde arretra nei confronti delle altre valute, penalizzato anche dai dati deludenti sulle vendite al dettaglio di settembre negli Stati Uniti segnando un +0,1% su base mensile rispetto al +0,7% atteso dagli analisti.

Il cambio euro/dollaro risale a 1,159 mentre il dollaro/yen scende a 111,8, con la divisa nipponica favorita anche dal clima di avversione al rischio. A influenzare l’andamento dello yen, inoltre, contribuisce la notizia secondo cui Washington potrebbe introdurre nei futuri accordi commerciali una clausola per impedire svalutazioni competitive, includendo anche il Giappone.