Il gruppo campano ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con risultati in deciso miglioramento rispetto al pari periodo dello scorso anno.
“Si tratta di numeri eloquenti”. Esordisce così Fulvio Citaredo, Ceo di Pierrel, in un’intervista rilasciata a Market Insight, a commento dei conti del periodo gennaio – settembre di quest’anno, aggiungendo che “in tempi in cui le affermazioni sono spesso svincolate dai fatti, vorrei fare prima un esercizio di memoria, senza il quale non si può cogliere a pieno il risultato di questa novestrale”.
E prosegue “dobbiamo tornare al 28 febbraio 2018, quando il CdA ha aggiornato i principali obiettivi economico-finanziari del Gruppo Pierrel per l’esercizio 2018, stimando i ricavi lordi consolidati per circa 19,3 milioni, dunque in aumento rispetto ai circa 18,3 milioni, preventivati e comunicati al mercato nell’ottobre 2017, mentre l’Ebitda è stato confermato a circa 1,8 milioni, in linea con le comunicazioni precedenti”.
Pertanto “oggi quella che era una previsione è realtà e realtà aumentata. Infatti i ricavi pari a circa 13,4 milioni, sono in aumento di circa il 36% rispetto al 30 settembre 2017, quando erano pari a circa 9,8 milioni”.
E sottolinea che “sui sei punti in cui riassumiamo i 9 mesi del 2018, messi a confronto con il pari periodo dello scorso anno, abbiamo usato tre volte l’espressione ‘significativo miglioramento’, riferendoci all’Ebitda positivo per circa 1,5 milioni a/a quando era negativo per circa 0,4 milioni, all’Ebit positivo per circa 0,7 milioni, comprensivi di circa 0,8 milioni per ammortamenti, mentre nello scorso esercizio era negativo per circa 1,2 milioni, e all’utile netto consolidato pari a circa 50mila euro a fronte di una perdita netta pari a circa 4,2 milioni, influenzata per circa 3,2 milioni da oneri non ricorrenti”.
Dati positivi sono inoltre emersi sul fronte patrimoniale, riporta il capo azienda, “con le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti intorno ai 6,5 milioni, in aumento rispetto ai circa 1,9 milioni del 2017, e l’indebitamento finanziario netto pari a circa 6 milioni, ancora miglioramento del 48% rispetto al 30 giugno 2018, quando era pari a circa 11,7 milioni, e di circa il 47% rispetto al fine 2017, quando si era fissato a 11,4 milioni per le sole attività in funzionamento”.
Pertanto, conclude Citaredo sull’argomento,“i numeri sono, come già sottolineato eloquenti in quanto, non solo si tratta di dati positivi in sé stessi, ma soprattutto indicano che la società continua ad essere in grado di rispettare ancora una volta quanto pianificato e approvato”.
Numeri di fronte ai quali, riconosce comunque il Ceo,“oggi in Pierrel non siamo appagati perché abbiamo mete ben più ambiziose sia sul versante industriale che su quello della profittabilità. E soprattutto vogliamo ritornare al più presto a remunerare tutti i nostri azionisti. Certo, siamo contenti di avere rispettato gli impegni presi. Ma soprattutto di avere, grazie ai nostri azionisti rilevanti, Fin Posillipo e Bootes, e al profondo lavoro di ristrutturazione ed efficientamento dei processi gestionali e produttivi, dato il via a quello che definiamo un ‘rovesciamento’ di situazione e che ha portato al gruppo che è oggi in azione, ovvero una Pierrel rifondata”.
Inoltre, sottolinea Citaredo, “non ci sono stati eventi di natura straordinaria, come confermano i risultati determinati squisitamente dalla gestione operativa e dalla gestione ordinaria”.
Non a caso anche in questi primi nove mesi del 2018, sottolinea il numero uno di Pierrel, “in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, abbiamo inserito alcuni indicatori alternativi di performance relativi ai dati della società e del Gruppo Pierrel, così da consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economica e della situazione patrimoniale-finanziaria. Un ulteriore messaggio che trasferiamo al mercato per rafforzare la comunicazione su quanto il gruppo sta realizzando”.
Per quanto riguarda i prossimi trimestri, afferma Citaredo, “alla luce di risultati che da mesi rispettano le previsioni, non solo confermiamo le aspettative sul 2018 ovvero di ricavi lordi consolidati per circa 19,3 milioni e un Ebitda consolidato positivo per circa 1,8 milioni, ma stiamo già lavorando sullo sviluppo più articolato sull’esercizio 2019 e persino sul 2020. E quest’ultima meta ce la poniamo con realistica fiducia, perché la possibilità di confermare i dati per il 2019 è per noi molto più che un auspicio”.
E conclude “confidiamo che a dare una accelerazione al nostro passo sia l’esito del collocamento privato di azioni ordinarie Pierrel ancora disponibili per massimi 17,5 milioni, in scadenza il 6 novembre e all’interno dell’aumento di capitale in corso. Risorse che impegneremo nel raddoppio delle linee produttive e nel sostegno alle autorizzazioni nel mondo per i nostri prodotti in portafoglio, ma soprattutto per quelli nuovi e innovativi: da una molecola destinata alla anestetica dentale alle nuove soluzioni in fatto di prevenzione e cura delle patologie di tutto il cavo orale”.