Poste Italiane smentisce un interessamento all’acquisto della maggioranza di Sia. La società guidata da Matteo Del Fante detiene il 15% di Sia e da qualche tempo circolano voci sulla possibilità che il gruppo abbia intenzione di accrescere la propria quota, rilevando il 35% di Cassa Depositi e Prestiti.
Un’ipotesi coerente con l’obiettivo del piano strategico di crescere nel settore dei pagamenti digitali, ma che non vedeva il favore delle altre banche azioniste di Sia. Tuttavia, per fare chiarezza sull’argomento si è espresso Marco Siracusano, responsabile della funzione Pagamenti, Mobile e Digital di Poste Italiane e Ad di Postemobile, che ha negato tali intenzioni.
“Non prevediamo di accrescere la nostra quota”, afferma Siracusano a proposito di Sia, in un’intervista a il Sole24Ore, “il piano “Deliver 2022″ prevedeva il lancio di un segmento dei pagamenti rivolto al consumatore e su questo ci stiamo concentrando. Nulla è previsto nel piano per Sia, che è un importante nostro fornitore, ma Poste rimane con una quota di minoranza. Del resto Postepay e Sia operano nello stesso segmento di business, ma con due finalità di diverse. Sia ha una base di clienti diversa: sono istituzioni finanziarie e banche centrali”.
L’obiettivo del gruppo dei recapiti è quello di creare un servizio che unisce la monetica e i sistemi di pagamento con i servizi di telecomunicazione, processo iniziato il 1° ottobre con la costituzione di Postepay spa e che si prepara a sfrutta la normativa europea Psd2 che entrerà in vigore dal settembre 2019.
Tale direttiva rivoluzionerà i servizi di pagamento creando un mercato unico ed integrato di tale comparto, uniformando le regole per gli istituti bancari e per i nuovi prestatori di servizi di pagamento (Psp) sorti con l’avvento del digitale. La PSD2 ha l’obiettivo di ridurre le barriere all’ingresso di nuovi operatori, contribuendo a rafforzare la sicurezza del sistema abilitando così nuovi servizi di pagamento. Il tutto tramite un sistema di più trasparenza per i consumatori.
Intorno alle 10:45 a Piazza Affari il titolo di Poste Italiane sale dello 0,3% al prezzo di 6,264 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,1 per cento.