La deduzione delle svalutazioni e delle perdite su crediti in riferimento alle banche viene rinviata dal periodo in corso al 2026.
È quanto emerge dal Documento programmatico di Bilancio approvato dal Governo, dal quale si evince che “la deduzione della quota del 10% dell’ammontare dei componenti negativi, svalutazioni e perdite su crediti, degli enti creditizi e finanziari prevista ai fini Ires e Irap è differita dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2026”.
La novità riguarda anche le svalutazioni su crediti derivanti dall’applicazione del nuovo principio contabile Ifrs9. In proposito, il documento prevede che “la deducibilità ai fini Ires e Irap della riduzione di valore dei crediti e delle altre attività finanziarie derivanti dall’adozione del modello di rilevazione del fondo a copertura perdite per perdite attese deve essere applicato in modo retrospettivo per il 10% del loro ammontare nel periodo di imposta di prima adozione delle International financial reporting standard 9 e per il restante 90% in quote costanti nei 9 periodi d’imposta successivi”.
Per quanto riguarda gli interessi passivi, sembra confermata la riduzione della deducibilità fiscale dal 100% all’86 per cento.