Prosegue il rialzo in Borsa di Carige, sospinta dalle rassicurazioni sulla messa in cantiere dell’emissione dei bond subordinati, prerequisito essenziale per il ripristino dei livelli di capitale Level2 richiesti dalla Bce.
A Piazza Affari i titoli dell’istituto ligure segnano un rialzo del 5,6% al prezzo di 0,0056 euro. Le azioni, che sono ancora lontane dal prezzo dell’aumento di capitale dello scorso dicembre pari a 0,01 euro, hanno recuperato negli ultimi giorni il 21%, dal minimo del giorno 11 ottobre, toccato dopo il declassamento del rating da parte di Fitch. In totale, le azioni hanno recuperato parte del calo (-45%) subito dal titolo dopo l’assemblea che ha sancito il rinnovo del vertice.
Il nuovo cda, nella riunione dell’11 ottobre, ha confermato di voler realizzare entro l’anno l’emissione del bond subordinato necessario a riportare il livello dell’indicatore Tcr al minimo richiesto pari al 13,125% della soglia Srep 2018, contro il 12% del Tcr phased-in al 30 giugno 2018.
La banca aveva già tentato nei mesi passati l’emissione di questo tipo di titoli, senza troppo successo e decidendo quindi di attendere un momento di mercati migliore. Invece l’innalzamento dello spread ha reso le condizioni più difficili e al momento la strada privilegiata pare quella di un private placement, come anticipato da Market Insight, a cui dovrebbero aderire i soci di maggioranza in modo da riuscire a spuntare un tasso di interesse meno penalizzante.
A questo riguardo Aldo Spinelli, che detiene una quota del capitale vicina al 2%, si è dichiarato disposto a fare la sua parte. Una seconda alternativa potrebbe essere la garanzia da parte dei soci a farsi carico dei titoli che eventualmente non fossero assorbiti dal mercato.
Per quanto riguarda, invece, la cessione del pacchetto da 400 milioni nominali di crediti deteriorati Utp, vanno avanti le trattative con Bain Capital, che sono in avanzato stato di prosecuzione e dovrebbero concludersi nelle prossime settimane. Ieri scadeva il termine fissato dagli accordi per la risposta definitiva da parte di Carige alla prosecuzione delle contrattazioni con Bain Capital; assenso accordato dalla delibera del cda dell’11 ottobre che ha conferito mandato all’Ad di finalizzare l’accordo con il fondo Usa.