Mattinata all’insegna del denaro sui principali titoli del settore utility e delle rinnovabili quotati sul listino milanese. Alle 11:25 il Ftse Italia Servizi Pubblici è in rialzo del 3,4% rispetto alla chiusura poco mossa di ieri (+0,3%) a fronte di un +0,7% del principale indice di piazza Affari, cioè il Ftse Mib.
Ad alimentare gli acquisti sul paniere dei titoli del settore utility e delle rinnovabili, ma anche dell’intera piazza Affari, il calo dei rendimenti sui titoli di Stato con lo yield del Btp a 10 anni al 3,47% (- 6 punti base), e con lo spread sul Bund sceso a 297 punti (-6 punti base).
Il restringimento del differenziale tra il decennale italiano e l’equivalente tedesco avviene a seguito dell’approvazione di ieri da parte del Governo sia della legge di Bilancio sia del decreto legge fiscale nonché dell’invio del Documento programmatico di bilancio alla Commissione europea, la quale lo esaminerà nelle prossime settimane per poi esprimere un giudizio.
Ricordiamo l’elevata sensibilità dei titoli del settore utility all’andamento dei tassi a causa di una struttura finanziaria con una più alta leva finanziaria rispetto a quella di altri comparti.
Acquisti diffusi su tutto il comparto a partire dalle Big con Enel in rialzo del 2,8%, seguita da A2A (+2,1%), Terna (+2%), Italgas (+2%) e Snam (+1,7%). Ben comprate anche tutte le Mid del settore tra le quali si segnala l’ottima performance di Hera (+4,7%)