Domani 18 ottobre si terrà l’udienza di merito del Consiglio di Stato sulla riforma delle popolari voluta dal Governo Renzi a fine 2016, secondo la quali le banche con un attivo superiore agli 8 miliardi devono trasformarsi in spa.
Lo stesso Consiglio di Stato lo scorso 2 agosto aveva confermato la sospensiva di trasformazione fino all’udienza di merito. Lo scorso marzo la riforma era stata giudicata legittima dalla Corte Costituzionale.
Come riportato dalla stampa, una delle questioni su cui l’organo si dovrebbe pronunciare riguarda le modalità con cui rimborsare i soci che hanno esercitato il recesso in quanto contrari alla trasformazione.
Su questa tematica la Consulta aveva deliberato la possibilità di limitare il rimborso o di prorogarlo, ma solo qualora sorgano possibili effetti che vadano ad incidere sulla stabilità patrimoniale della banca. In caso di rinvio, la sussistenza di tale eventualità deve essere costantemente verificata dal board dell’istituto che ha preso questa decisione.
Un altro punto su cui il Consiglio di Stato potrebbe decidere riguarda la possibilità di creare una holding cooperativa, in cui far confluire i soci della popolare oggetto di trasformazione in spa, e che a sua volta controlli la banca trasformata in spa. Una costruzione societaria complessa che non elimina del tutto l’elemento cooperativo e che aveva trovato l’opposizione di Bankitalia.
Si ricorda che nel corso dell’estate, tramite un decreto legge, il Governo aveva rinviato al 31 dicembre il termine per adeguarsi alla riforma.
Tra le banche popolari che devono ancora trasformarsi restano la Popolare di Sondrio tra le quotate e Popolare di Bari tra le non quotate.