Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco Bpm, conferma, a margine dell’esecutivo dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) riunitosi oggi a Milano, che la banca sta andando avanti nel processo di dismissione degli Npl.
Sulla questione, secondo fonti di stampa, è stato fatto il punto ieri nel corso di un cda. Nella riunione, Edoardo Ginevra, responsabile della business unit Npl, ha riferito sull’avanzamento della procedura per la cessione del pacchetto di sofferenze in programma. Pacchetto che, inizialmente, doveva essere di 3,5 miliardi, ma che potrebbe salire a 9 miliardi a seconda della convenienza delle offerte. E proprio per fare intravvedere maggiore convenienza nell’operazione, anche dopo l’innalzamento dello spread che ha cambiato il contesto di riferimento economico, Ginevra ha fatto sapere alle cordate interessate che la vendita potrebbe avvenire tramite una cartolarizzazione assistita dalle Gacs, la cui estensione è stata recentemente prorogata.
Tutti i segnali lasciano presagire che l’isituto si stia attrezzando per poter realizzare la cessione di maggiori dimensioni. E per avere i necessari margini patrimoniali Castagna sta completando diverse dismissioni.
Proprio ieri, secondo fonti di stampa, sarebbe stata presentata in cda la vendita a un fondo di cinque immobili a Roma, incluso quello dove ha sede la filiale di piazzale Flaminio, per 49 milioni. La plusvalenza sarebbe stata vicina ai 10 milioni.
Un’altra operazione in cantiere per rafforzare il capitale è la riorganizzazione del settore del credito al consumo, che ne prevederebbe la parziale o totale dismissione. Banco Bpm opera nel comparto attraverso Agos Ducato, di cui possiede una quota in partnership con Crédit Agricole, e con Profamily.
A questo proposito Castagna avrebbe in agenda un appuntamento con rappresentanti del Crédit Agricole per discutere le possibilità per Agos Ducato.
Al board, inoltre, secondo quanto riportato dalla stampa, si sarebbe riferito dell’attesa definizione del contenzioso riguardante lo sviluppo immobiliare di Porta Vittoria, appartenuto a Danilo Coppola. La vicenda dovrebbe concludersi con un concordato fallimentare che dovrebbe permettere la cessione del credito dal valore di 220 milioni al fondo York Capital per circa 130 milioni.
Intorno alle 12:40 a Piazza Affari le azioni Banco Bpm sono in terreno positivo con un rialzo dello 0,7% a 1,9 euro, con l’indice del settore che segna +0,4 per cento.